mercoledì 15 dicembre 2010

IL PD IN TRINCEA PER COPRIRE LA MALA GESTIO DI TERRE NALDI

E tanto tuonò che piovve! Il PD scioglie l’arcano! Difende la mala gestio della società Terre Naldi ! quale incredibile metamorfosi dalle affermazioni di pochi mesi fa (in campagna elettorale…) tutte volte e pronte a citare trasparenza ed efficienza come principi cui ispirarsi nella gestione della cosa pubblica! Questo lo si fa impedendo ai consiglieri comunali di istituire la Commissione Speciale di Indagine che possa autonomamente verificare a fondo azioni e responsabilità della gestione della società, causa di un buco di 740.000,00 euro spalmati su due anni. Ed allora se i DS, PD, la sinistra che comanda non ha niente da temere perché non consentire un’azione di trasparenza? E se invece ci fosse qualcosa da nascondere e non ancora emerso perché coprirlo se non si hanno responsabilità? Difficile pensare ad un indagine “governativa” corretta con l’Assessore all’Ambiente dell’”ambiente” e con un Sindaco visto più volte in campagna elettorale in compagnia degli amministratori di allora di Terre Naldi! Se la stoltezza della posizione presa dal PD non cambierà sarà inevitabile allora l’esposto alla Corte dei Conti, ove il voto delle maggioranze ottuse non conta nulla, non vorrei che con questi atteggiamenti si consolidasse l’opinione che tutti nella maggioranza sono coinvolti e dispiace che siano proprio i giovani democratici di belle speranze a tentare di insabbiare la questione: chi mal comincia… Non abbiamo infatti potuto consultare tutti in documenti ritenuti necessari, in quanto è opportuna la messa a disposizione di tutti i contratti e fatture, insomma di tutta la documentazione relativa alla creazione del”BUCO” per individuarne le cause o le responsabilità. Un muro di gomma inspiegabile che lascia spazio a mille illazioni, certo è che il PD ha due morali, una rigorosa per gli altri, una permissiva per sé stesso, ci pare che ciò basti ed avanzi…
Gilberto Bucci
Capogruppo in Consiglio Comunale LTF-UDC

TAVOLA ROTONDA CON LE RAPPRESENTATIVE ECONOMICHE E SOCIALI DEL TERRITORIO


Nella tavola rotonda svoltasi mercoledì 3 dicembre, nella sala del consiglio comunale di Faenza i rappresentanti economici e sociali del nostro territorio nelle persone di Giorgio Graziani Segretario Generale CISL Emilia-Romagna, Carlo Dalmonte Vicepresidente ConfCooperative Ravenna, Luigi Neri Preside Liceo Torricelli di Faenza e Gilberto Borghi pedagogista ed il rappresentante del nostro partito Sen. Prof. Francesco D’Onofrio, si sono confrontati pubblicamente sul tema: una generazione inquieta: valori, scuola, lavoro, nella nostra società, volendo comprendere nella discussione la fascia d’età che và dai 25 ai 35 anni circa.
Il confronto è stato animato e molto interessante, ha concesso spunti che entreranno a far parte dell’agenda politica dell’UDC.
E’ emerso infatti che da più parti, come la situazione sia attualmente assai difficile e senza fare rinunce e prendersi responsabilità, non si potrà superare l’attuale momento economico e sociale.
In particolar modo per quanto riguarda l’aspetto formativo appare evidente come occorra adeguare il mondo della formazione alla tipologia di società, creando una sinergia tra scuola e mondo delle imprese, valutando il merito degli studenti e dei professori, fermo restando che la responsabilità per lo studente deve essere ancora maggiore: non si può tutelare chi non mette impegno nell’attività.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro occorre prendere atto che alcune norme sono superate, ma non si può trasformare un valore positivo come la flessibilità in un valore negativo come la precarietà, è quindi importante che per l’impresa il lavoro flessibile diventi più oneroso del lavoro a tempo indeterminato.
E’ necessario anche intervenire nelle forme di assunzione, rendendo partecipi i dipendenti degli utili aziendali.
Si apre, comunque una stagione di sacrifici. Oggi abbiamo un debito pubblico assai elevato nel paese, provocato in gran parte dalla concessione di diritti e benefici a generazioni passate: ora ci troviamo con i giovani che hanno pochissime tutele faticano a trovare lavoro ed avranno una bassissima copertura pensionistica.
E’ necessario che chi ha avuto maggiori benefici nel corso degli anni rinunci ad alcuni di essi a vantaggio di chi oggi si trova in condizioni oggettivamente più difficoltose (probabilmente i giovani saranno la prima generazione che andrà a stare peggio della precedente, dal dopo guerra ad oggi).
Per fare tutto ciò occorre mettere in campo provvedimenti che potranno essere impopolari, ma necessari ed anche urgenti, si ritiene quindi, non utile il ricorso alle urne per elezioni anticipate, auspicando invece un appello alle forze politiche che si sentono responsabili e legiferare in merito.
A margine della tavola rotonda, venuto a conoscenza dell’importante richiesta, il Sen. Prof. Francesco D’Onofrio ha sottoscritto la petizione popolare affinché il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza si possa candidare quale monumento messaggero di una cultura di pace UNESCO.

Il Responsabile Comunale Partito della Nazione Faenza
Massimiliano Dapporto

mercoledì 1 dicembre 2010