mercoledì 15 dicembre 2010

IL PD IN TRINCEA PER COPRIRE LA MALA GESTIO DI TERRE NALDI

E tanto tuonò che piovve! Il PD scioglie l’arcano! Difende la mala gestio della società Terre Naldi ! quale incredibile metamorfosi dalle affermazioni di pochi mesi fa (in campagna elettorale…) tutte volte e pronte a citare trasparenza ed efficienza come principi cui ispirarsi nella gestione della cosa pubblica! Questo lo si fa impedendo ai consiglieri comunali di istituire la Commissione Speciale di Indagine che possa autonomamente verificare a fondo azioni e responsabilità della gestione della società, causa di un buco di 740.000,00 euro spalmati su due anni. Ed allora se i DS, PD, la sinistra che comanda non ha niente da temere perché non consentire un’azione di trasparenza? E se invece ci fosse qualcosa da nascondere e non ancora emerso perché coprirlo se non si hanno responsabilità? Difficile pensare ad un indagine “governativa” corretta con l’Assessore all’Ambiente dell’”ambiente” e con un Sindaco visto più volte in campagna elettorale in compagnia degli amministratori di allora di Terre Naldi! Se la stoltezza della posizione presa dal PD non cambierà sarà inevitabile allora l’esposto alla Corte dei Conti, ove il voto delle maggioranze ottuse non conta nulla, non vorrei che con questi atteggiamenti si consolidasse l’opinione che tutti nella maggioranza sono coinvolti e dispiace che siano proprio i giovani democratici di belle speranze a tentare di insabbiare la questione: chi mal comincia… Non abbiamo infatti potuto consultare tutti in documenti ritenuti necessari, in quanto è opportuna la messa a disposizione di tutti i contratti e fatture, insomma di tutta la documentazione relativa alla creazione del”BUCO” per individuarne le cause o le responsabilità. Un muro di gomma inspiegabile che lascia spazio a mille illazioni, certo è che il PD ha due morali, una rigorosa per gli altri, una permissiva per sé stesso, ci pare che ciò basti ed avanzi…
Gilberto Bucci
Capogruppo in Consiglio Comunale LTF-UDC

TAVOLA ROTONDA CON LE RAPPRESENTATIVE ECONOMICHE E SOCIALI DEL TERRITORIO


Nella tavola rotonda svoltasi mercoledì 3 dicembre, nella sala del consiglio comunale di Faenza i rappresentanti economici e sociali del nostro territorio nelle persone di Giorgio Graziani Segretario Generale CISL Emilia-Romagna, Carlo Dalmonte Vicepresidente ConfCooperative Ravenna, Luigi Neri Preside Liceo Torricelli di Faenza e Gilberto Borghi pedagogista ed il rappresentante del nostro partito Sen. Prof. Francesco D’Onofrio, si sono confrontati pubblicamente sul tema: una generazione inquieta: valori, scuola, lavoro, nella nostra società, volendo comprendere nella discussione la fascia d’età che và dai 25 ai 35 anni circa.
Il confronto è stato animato e molto interessante, ha concesso spunti che entreranno a far parte dell’agenda politica dell’UDC.
E’ emerso infatti che da più parti, come la situazione sia attualmente assai difficile e senza fare rinunce e prendersi responsabilità, non si potrà superare l’attuale momento economico e sociale.
In particolar modo per quanto riguarda l’aspetto formativo appare evidente come occorra adeguare il mondo della formazione alla tipologia di società, creando una sinergia tra scuola e mondo delle imprese, valutando il merito degli studenti e dei professori, fermo restando che la responsabilità per lo studente deve essere ancora maggiore: non si può tutelare chi non mette impegno nell’attività.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro occorre prendere atto che alcune norme sono superate, ma non si può trasformare un valore positivo come la flessibilità in un valore negativo come la precarietà, è quindi importante che per l’impresa il lavoro flessibile diventi più oneroso del lavoro a tempo indeterminato.
E’ necessario anche intervenire nelle forme di assunzione, rendendo partecipi i dipendenti degli utili aziendali.
Si apre, comunque una stagione di sacrifici. Oggi abbiamo un debito pubblico assai elevato nel paese, provocato in gran parte dalla concessione di diritti e benefici a generazioni passate: ora ci troviamo con i giovani che hanno pochissime tutele faticano a trovare lavoro ed avranno una bassissima copertura pensionistica.
E’ necessario che chi ha avuto maggiori benefici nel corso degli anni rinunci ad alcuni di essi a vantaggio di chi oggi si trova in condizioni oggettivamente più difficoltose (probabilmente i giovani saranno la prima generazione che andrà a stare peggio della precedente, dal dopo guerra ad oggi).
Per fare tutto ciò occorre mettere in campo provvedimenti che potranno essere impopolari, ma necessari ed anche urgenti, si ritiene quindi, non utile il ricorso alle urne per elezioni anticipate, auspicando invece un appello alle forze politiche che si sentono responsabili e legiferare in merito.
A margine della tavola rotonda, venuto a conoscenza dell’importante richiesta, il Sen. Prof. Francesco D’Onofrio ha sottoscritto la petizione popolare affinché il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza si possa candidare quale monumento messaggero di una cultura di pace UNESCO.

Il Responsabile Comunale Partito della Nazione Faenza
Massimiliano Dapporto

mercoledì 1 dicembre 2010

mercoledì 24 novembre 2010

Venerdì 3 Dicembre 2010 – ore 20,15
Sala del Consiglio Comunale “De Giovanni” – Residenza Municipale
Piazza del Popolo, 31 – Faenza (Ra)


Organizza un momento di confronto sul tema:

UNA GENERAZIONE INQUIETA:
VALORI, SCUOLA, LAVORO
Intervengono:
Prof. Sen. Francesco D’Onofrio
Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico Università “La Sapienza” di Roma
Gilberto Borghi
Pedagogista clinico e docente di religione – Coop. Kaleidos
Luigi Neri
Preside – Liceo Torricelli di Faenza
Carlo Dalmonte
Vice-Presidente – Confcooperative Ravenna e Responsabile area Faenza
Giorgio Graziani
Segretario Generale – CISL Emilia-Romagna
Coordina:
Gilberto Bucci
Capogruppo in Consiglio Comunale LTF-UDC
Introduce:
Massimiliano Dapporto
Responsabile Comunale – Partito della Nazione Faenza

La cittadinanza è invitata

lunedì 22 novembre 2010

mercoledì 10 novembre 2010

Outlet o lifestyle village: va in onda l’ipocrisia

A margine delle discussioni e delle prese di posizione relative all’arrivo del mega outlet di Faenza vanno registrate alcune considerazioni. Innanzi tutto va analizzata la posizione delle associazioni di categoria dei commercianti faentini tanto silenti da non presentare neppure un’osservazione al piano particolareggiato del progetto in questione,tanto silenti da sostenere solo la giusta battaglia dei commercianti del centro storico contro l’apertura domenicale, rimuovendo il problema vero, vale a dire lo spostamento a valle della città di tutto l’interesse per lo shopping.
L’altra questione riguarda il biglietto da visita di Faenza. Si era chiesto ed ottenuto uno spazio alle Maioliche per la promozione del territorio, da sempre però rimasto tristemente e clamorosamente vuoto di iniziative che spettano all’Amministrazione Comunale ed ora si tenta di propinare la stessa formula per il mega outlet, favoleggiando chissà quali ritorni per l’immagine di Faenza. Ma qualcuno si è mai chiesto qual è il primo impatto di ciascuna delle decine di migliaia di persone che dovrebbero raggiungere l’immensa area commerciale adiacente il casello di Faenza? Un tanfo orribile, una puzza ributtante,che ti “pettina” se apri il finestrino, uno schifo cui neppure chi abita nei pressi riesce ad abituarsi, tant’è che è in corso l’ennesima protesta con raccolta di firme. Con questo biglietto da visita, conosciuto ahimè oramai in tutta Italia,chi si avventura a conoscere la città, nonostante il valore delle sue bellezze artistiche e culturali? Una serie di incongruenze che sicuramente mettono in serio dubbio la sbandierata positività di tutto l’impianto messo in piedi dalla sinistra per dare alla grande distribuzione la priorità dell’offerta commerciale nel comprensorio faentino e non solo. Ci mancherebbe solo che, pur con un grande investimento, pur con una riscossione importante di oneri da parte dei Comuni, non si risolvessero neanche in parte i gravi problemi occupazionali del nostro territorio! Un’ultima considerazione va fatta sull’assetto economico del territorio ora pesantemente e definitivamente sbilanciato sul commerciale,mentre servirebbero investimenti ed iniziative volte a rafforzare il tessuto produttivo: non servono altri luoghi ove spendere denaro, occorrono luoghi ove produrre ricchezza e lavoro, meglio formiche che cicale..! In tutto questo la nuova Giunta di Faenza ha semplicemente portato a termine le intenzioni della passata Giunta comunale, sempre di sinistra ma ferocemente criticata tra primarie ed elezioni,poi fotocopiata negli atteggiamenti. Tutto cambi, perché nulla cambi….
Gilberto Bucci
Capogruppo LTF-UDC

martedì 9 novembre 2010

Cosa succederà al Museo delle Ceramiche?

Signor Sindaco,
abbiamo visto, in questo inizio di legislatura, una forte presa di responsabilità riguardo la necessità di ridurre la spesa a bilancio. In un quadro di intendimenti condivisibili, abbiamo avuto diverse opinioni riguardo ai metodi in quanto non concordo con tagli su diversi fronti del sociale, mentre non si è dedicata una più opportuna attenzione ad altre situazioni. Una di queste, come più volte rimarcato, riguarda la gestione del museo delle ceramiche su cui non sono stati ancora previsti interventi significativi. Il MIC ha assorbito negli anni imponenti quantità di risorse per le strutture, la gestione è sicuramente onerosa e l’insieme costituisce una condizione francamente insopportabile per le casse comunali, a fronte di risultati in senso lato nonché di ricaduta sul territorio francamente esigui.
Premesso tutto ciò, considerate le ristrettezze di bilancio contingenti, discendenti anche dal patto di stabilità, interrogo l’Amministrazione Comunale per conoscere se vi è un concreto intendimento di intervenire sul MIC con un efficace cambio di metodo al fine di:
1) pervenire ad una più oculata e corretta gestione sotto il profilo economico;
2) promuovere una maggiore valorizzazione delle potenzialità culturali e scientifiche dell’Istituto.
Circa questo secondo punto interrogo l’Amministrazione affinchè fornisca precisazioni in merito alle notizie recentemente circolanti e comparse ultimamente anche sulla stampa circa la designazione di una nuova direzione del MIC.
Gilberto Bucci
Capogruppo LTF-UDC

martedì 26 ottobre 2010

Terre Naldi: serve una Commissione Speciale di Indagine

E’ arrivata in Consiglio Comunale, attraverso una comunicazione del Sindaco, la vicenda relativa alla situazione debitoria di Terre Naldi. Nel corso della discussione è emersa da tutti i gruppi consiliari l’esigenza di proseguire sul terreno della chiarezza per comprendere fino in fondo le ragioni del crearsi di una situazione che ha portato in tempi diversi alla creazione di un “buco” di bilancio risanato a spese della comunità faentina per un ammontare di 740.000€ circa. Prendendo spunto dalla lettera inviata dai Sindaci Revisori ed in base all’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale, ritengo inderogabile la richiesta della costituzione di una Commissione Speciale di Indagine che possa accedere a tutti gli atti necessari a comprendere le modalità e le responsabilità che hanno creato una condizione sicuramente dannosa al Bilancio del Comune di Faenza. Tutto ciò a tutela del buon andamento della gestione del Bilancio Comunale e soprattutto a garanzia dei Consiglieri Comunali in vista delle scelte che potranno e dovranno essere rese operative in materia. A prima vista ed in base alla documentazione finora fornita mi pare di individuare una sorta di “mala gestio” con scelte economicamente poco confacenti al buon uso dei beni e del denaro pubblici,sarà la Commissione Speciale di Indagine, una volta analizzata a fondo la questione,a dire la parola definitiva.
Gilberto Bucci
Capogruppo LTF-UDC

sabato 16 ottobre 2010

Concorso "burla" per la segreteria del Sindaco?

Sarà capitato a molti giovani in cerca di occupazione di visitare il sito del Comune di Faenza per verificare l’emissione di bandi di concorso per le assunzioni, fatto oramai raro nelle amministrazioni pubbliche.
Sarà capitato di imbattersi in uno strano avviso pubblico di assunzione a tempo determinato per lo staff del Sindaco.
Sarà capitato di aprire il file e come me di stupirsi per le modalità del bando, con caratteristiche specifiche e richieste tanto particolari che probabilmente solo uno o due potranno avere speranze. Ma ciò che più stupisce in un bando pubblico è che il Sindaco potrà a suo “insindacabile” giudizio assumere chi gli pare. (art.4)
Allora vi è da chiedersi il perché di questa pantomima, di questa messa in scena, se come sembra comunque il prescelto è già deciso e se, come fanno tutti gli altri Sindaci, vi è la possibilità di chiamata diretta senza commedie che offendono il buon senso? Un concorso comporta spese non indifferenti, ed a proposito di spese faccio notare che questa nuova figura si va a sovrapporre in parte per funzioni ad altre due, una tempo determinato, un’altra a tempo indeterminato già presenti e che in sostanza svolgono le stesse mansioni previste nel bando.
Quali sono quindi i criteri del risparmio e della trasparenza tante volte sbandierati e posti all’inizio di qualsiasi considerazione o risposta data dall’ amministrazione ai cittadini su qualsiasi questione?
La coerenza delle scelte dovrebbe riguardare per primi gli amministratori: sta a loro dare il buon esempio!

Gilberto Bucci
Capogruppo LTF-UDC

martedì 12 ottobre 2010

NOMINA DEI RESPONSABILI COMUNALI

Continua nella provincia di Ravenna la costruzione del nuovo soggetto politico proposto dal presidente Pier Ferdinando Casini, il Partito della Nazione, che si pone l’obiettivo di restituire credibilità alla politica e rispondere alle istanze ed ai bisogni dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, esasperati da un bipolarismo rissoso einconcludente.
Il Coordinatore provinciale del Partito della Nazione, Giancarlo Frassineti, ha nominato, per il comprensorio faentino, i seguenti responsabili comunale del Partito della Nazione, col compito di gestire la fase costituente sino alla celebrazione dei congressi del nuovo Partito:
Faenza – Massimiliano Dapporto, quarantunenne, residente a Faenza, promotore finanziario, segretario comunale Udc, e-mail udc.faenza@libero.it;
Brisighella – Gian Maria Bugané, ventisettenne, residente a Brisighella, ingegnere, consigliere comunale, segretario comunale Udc, e-mail udc-brisighella@hotmail.it;
Castel Bolognese – Renato Cornalis, quarantottenne, residente a Castel Bolognese, artigiano pubblicitario, responsabile comunale Udc, e-mail
udc.castello@alice.it;
Casola Valsenio – Roberto Morini, sessantaseienne, residente a Casola Valsenio, pensionato, e –mail verdemm@libero.it;
Solarolo – Alessio Zannoni, trentunenne, residente a Solarolo, operatore commerciale, consigliere comunale, responsabile comunale Udc, e –mail
azannoni@hotmail.it;
Riolo Terme – Paolo Alquati, settantunenne, residente a Riolo Terme, geometra pensionato, cell. 335/5417510;
I neoresponsabili si metteranno subito al lavoro per promuovere intutto il territorio comunale la più ampia partecipazione alla costruzionedel nuovo Partito, cui é possibile aderire sin da ora.


Il coordinatore provinciale Partito della Nazione di Ravenna
Il segretario provinciale Udc di Ravenna - Giancarlo Frassineti

giovedì 7 ottobre 2010

Verso il Partito della Nazione per risolvere il problema del precariato nel mondo del lavoro


LETTERA DEL SEGRETARIO COMUNALE

Cari amici,
come sapete, si è svolto a Cattolica un importante seminario dell’UDC verso il Partito della Nazione intitolato: “Gli stati generali del precariato”, organizzato dall’UDC Regionale ed al quale ho partecipato in rappresentanza del nostro comitato comunale.
Ringraziando taluni di voi che hanno preso parte alla manifestazione ritengo importante porre alla vostra conoscenza il riassunto di quanto emerso dalla manifestazione.
Innanzitutto il perché di tale manifestazione.
Come sapete il nostro partito sta marciando da oltre 2 anni verso un progetto politico nuovo che vada oltre l’UDC e cioè quello della costituzione di un movimento politico che abbia come stella polare quello di affrontare gli argomenti reali del paese per dare poi una soluzione concreta e portare quindi l’Italia fuori dalla crisi che sta vivendo.
Questo percorso politico ha alcuni guard-rail all’interno del quale bisogna marciare e che servono per indicare la strada da seguire: innanzitutto occorre mettere al centro della proposta politica la persona e la famiglia, poi occorre analizzare le situazioni da affrontare con onestà intellettuale, cercare di riunire le idee responsabili ed infine attutire i contrasti.
- Quando parliamo di mettere al centro la persona e la famiglia non bisogna cadere nella retorica, nel senso che l’UDC spesso è stato indicato come il partito della famiglia e basta, ora occorre andare oltre questo concetto e cioè ragionare di proposte che tengano conto delle singole individualità, senza per questo esasperarne la competizione altrimenti poi le persone diventano numeri ed ancora una volta non miglioriamo la società.
- Affrontare le situazioni che si pongono con onestà intellettuale significa mettere da parte l’interesse personale per cercare l’interesse generale, anche qui non bisogna cadere nella facile retorica e trasformare poi, queste parole in fatti.
- Riunire le idee responsabili, invece indica la tipologia di attività che occorre attuare, cioè le attività che tendano a risolvere i problemi piuttosto che limitarsi a denunciarne l’esistenza.
- Attutire i contrasti non è altro che il metodo con cui perseguire tutto ciò. Cioè, continuare nelle posizioni di muro contro muro non porta alla risoluzione di alcunché, solo sedendosi attorno ad un tavolo e confrontandosi fattivamente si può poi raggiungere risultati positivi.
- Mettere in condizione tutte le persone di poter raggiungere un tenore di vita almeno medio, per avere una tranquillità lavorativa che consenta una programmazione della vita, soprattutto familiare, serena.

Proprio per questo motivo, lungo il percorso che porterà al nuovo soggetto politico che ora definiamo per semplicità Partito della Nazione si stanno organizzando in tutta Italia incontri che abbiano al centro della discussione temi di importanza sociale e che debbano poi essere messi nell’agenda dell’azione politica.
A Cattolica si è parlato del precariato lavorativo e quindi più in generale di tutto ciò che ruota attorno al problema del lavoro.
In queste giornate sono intervenuti vari rappresentanti, ospiti della manifestazione come ad esempio, l’On. Matteo Colaninno (PD), l’On. Giuliano Cazzola (PDL), l’imprenditore Roberto Tunioli, l’Avvocato Alessandra Tronconi, il Presidente di CONFAPI Modena, il Professor Giuseppe Pellicani, Ordinario di diritto del lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato inoltre presente anche il Segretario Regionale CISL Giorgio Graziani, e altri ancora, oltre naturalmente ai quadri regionali ed ai parlamentari dell’UDC Emiliano-Romagnola.

E’ emerso come le criticità in questo settore siano molteplici e tutte da affrontare; ecco in sintesi i punti toccati e ciò a cui bisogna tendere:
- Aumentare la capacità di fare utile delle aziende, perché solo così si potrà poi favorire l’assunzione di forza lavoro da parte delle aziende stesse.
- Creare meccanismi perché la maggior parte di utile ottenuto dalle aziende sia poi riversato ai lavoratori o comunque all’interno dell’azienda.
- Creare sistemi per cui, una volta che i lavoratori siano adeguatamente remunerati e stabili nella posizione lavorativa, i lavoratori stessi assicurino all’azienda un importante livello di produttività.
- Intervenire sulla flessibilità del lavoro per consentire che il lavoro precario sia comunque più remunerato del lavoro stabile, che ci siano adeguati ammortizzatori sociali tra un periodo lavorativo ed un altro e che ci sia la concreta possibilità di facile reinserimento nel mondo del lavoro.
- Intervenire sui corsi di formazione professionale, affinché siano effettivamente propedeutici a creare professionalità per posizioni di lavoro reali.

Il vero aspetto positivo della 3 giorni è stato dato dal fatto che si è affrontato un tema spinoso, con contributi di soggetti della società civile e che si è poi concluso i lavori con idee e proposte che dovranno sicuramente essere elaborate, ma che sono il punto di partenza per formulare importanti progetti normativi.

Dal punto di vista strettamente politico è emerso in maniera sempre più marcata quanto si sta affermando da 2 anni: l’UDC ha tracciato il solco ed indicato la strada da percorrere, altri, se lo riterranno opportuno si accoderanno per aderire al progetto di politica responsabile.

Dovremo parlare di cose da fare, di proposte da mettere sul tavolo, insomma avanzare azioni tangibili, senza chiederci con chi poi dovremo allearci; le alleanze sono problemi da affrontare solo in prossimità delle elezioni e devono essere la conseguenza di programmi e percorsi condivisi e non il contrario.

Spero di essere stato esauriente e di non aver tralasciato nulla di importante, sintetizzando in queste poche righe quanto è emerso in 3 giorni di confronto, rimango comunque a disposizione per chiarimenti dubbi, aggiunte od approfondimenti di quanto sopra scritto.

Massimiliano Dapporto
Segretario Comunale di Faenza

sabato 18 settembre 2010

La campagna acquisti del premier legittima un governo diverso dopo il suo

Pubblichiamo da Il Messaggero l’intervista a Pier Ferdinando Casini di Claudio Rizza

Nel giorno in cui la campagna acquisti per rafforzare il governo, e dare meno peso ai voti finiani, sembra un miraggio o un film mai esistito, dopo l’incredibile fumettone estivo che si fa finta non esista più, Pier Ferdinando Casini inanella tutte le sue perplessità. Deve fare i conti con il solito Cavaliere double face: a cena in casa Vespa, ai primi di luglio, il leader centrista respinse le avances del premier che lo sondava per farlo entrare in maggioranza e sostituire così ai finiani i voti udc replicò che «i trasformismi» non lo interessavano e che solo con le dimissioni e l’ammissione della non autosufficienza della maggioranza di governo si sarebbe potuta aprire una fase politica nuova.
Due mesi dopo Berlusconi, dopo aver subìto il “vade retro” da Bossi, s’appella direttamente agli elettori centristi, invitandoli a non dar retta al loro leader. Ma Casini, granitico, ripete lo stesso ragionamento. «Di un’area di responsabilità nazionale il Paese avrebbe bisogno. Ma non c’è bisogno di nuovi trasformismi né di compravendita di deputati. Serve un’area di responsabilità vera e credo di avere qualche titolo per farne parte. Noi siamo stati in questi due anni un’opposizione repubblicana, fino in fondo. Abbiamo privilegiato le scelte del Paese anche quando queste, stando all’opposizione, potevano essere scomode».
Casini ricorda il copyright Udc sul legittimo impedimento o il sì sul Lodo Alfano, pur di togliere al premier l’alibi paralizzante di essere vittima del complotto giudiziario e di costringerlo a governare. I centristi hanno la coscienza a posto: «Abbiamo cercato di lavorare per creare un clima migliore tra magistratura e politica, e la nomina di Vietti a vice presidente del Csm è stato il suggello di un percorso. Il nostro codice genetico parla di responsabilità verso il Paese, della necessità di ricostruire e di non dividere. Stessa cosa vale per chi cerca di spaccare l’Italia tra Nord e Sud: un lusso che non ci possiamo permettere».Gli sfasciacarrozze da una parte, impegnati a dividere tutto e tutti, e i moderati di qua a cercare dialogo, confronto, unità del e nel Paese. E adesso, dopo aver proposto «un governo di responsabilità nazionale», (definizione casiniana) i berlusconiani hanno trasformato il nome nella caccia al “gruppo di responsabilità nazionale”, cioé a quei 20 voti ancora latitanti. E’ un copione che invece porta ad uno scenario di grande irresponsabilità. Il leader centrista ragiona: «Il premier ha detto che la sua stella polare è la lealtà ai suoi elettori. Condivido. Proprio per questo gli abbiamo chiesto un atto di responsabilità, di dimettersi, per aprire una fase politica nuova, e di rivolgere un appello a Udc e Pd per assunzione di responsabilità nuove in un periodo straordinario per il Paese. Questa è la scelta minimale per instaurare un dialogo vero e serio con il nostro partito».
Ma il Cavaliere, pressato dai niet di Bossi che con l’Udc non vuole avere a che fare, il dialogo vero lo vuole solo con gli elettori. O con i transfughi convinti a cambiare casacca. Allora però la contraddizione è massima, perché non si può tuonare contro i ribaltoni, sostenere che Napolitano tradirebbe la Costituzione se, caduto il governo, non si andasse subito alle urne, quando poi si considera lecito imbarcare deputati e senatori succhiandoli all’opposizione, non solo centrista ma persino dipietrista. Casini lo dice chiaro: «E’ il più grande atto di autolesionismo politico che si possa vedere. Perché Berlusconi non capisce che facendo oggi campagna acquisti tra chi è stato eletto all’opposizione legittimerà, il giorno in cui si dimetterà, l’analoga campagna acquisti all’inverso, legittimando l’idea che sia possibile un governo dopo il suo, costruito su nuove campagne acquisti. Si vuole difendere dal ribaltone, ma le sue stesse azioni lo contraddicono». E quando il Quirinale dovesse trovarsi di fronte ad una maggioranza favorevole ad un governo di solidarietà nazionale per affrontare la crisi economica e cambiare la legge elettorale, perché mai dovrebbe dire di no?I centristi, pragmaticamente, sono scettici e non si aspettano dal premier atti di coraggio. Temono che il chiarimento in Parlamento non chiarirà un bel nulla e che l’immagine della politica, già così sbiadita, farà precipitare il rispetto da parte degli elettori, facendo impennare la spinta astensionista. «Perderebbe una grande occasione se facesse solo un appello ai sentimenti, un discorsino con tante buone intenzioni». Ma il timore è proprio quello. Berlusconi vive «nell’ossessione di cercarsi 316 voti che non avrà, fuori dal rapporto con Futuro e Libertà. Fini ha una posizione molto diversa dalla nostra: è stato eletto nella maggioranza, ha ribadito il suo impegno di fedeltà. Non vedo questa contabilità a cosa serva». L’autosufficienza sì che è un miraggio, ed è incredibile essere arrivati a questo punto dopo che si ha vinto con 100 parlamentari di vantaggio. «Prodi dopo due anni è andato a casa. Berlusconi si trova ridotto alla contabilità. Basta a dimostrare che non ci eravamo sbagliati: questo bipolarismo non funziona».E’ alla frutta. Basta guadare a quello che succede nel Pd. «Non ho capito, il dibattito sul Pd mi sfugge. Che ci sia chi contrasta una certa subalternità a Di Pietro o all’estrema sinistra lo capisco. Ma come questo possa conciliare la posizione di Veltroni e di Fioroni mi è incomprensibile. Veltroni ha messo il Pd nelle condizioni di liberarsi dai condizionamenti dell’estrema sinistra. Oggi non capisco qual è la linea alternativa. Constato solo che Pdl e Pd sono due giganti con i piedi d’argilla».
Ormai il fallimento del bipolarismo così com’è congegnato l’Udc l’ha denunciato in tutte le salse. La morale è che Lega e Di Pietro ingrassano, soprattutto Bossi che si ritrova al Nord con la possibilità di incalzare il Pdl più di prima: alle politiche per ogni voto alla Lega ce n’erano 4 del Pdl, ora il rapporto è uno a due. Perché mai Bossi non dovrebbe volere le elezioni? E perché Bossi non vuole accordi con Casini? «Non mi meraviglio che se la sia presa con noi. Siamo gli unici che si sono opposti al finto federalismo, che hanno denunciato l’imbroglio delle quote latte e chiesto una nuova politica per il Mezzogiorno che non spaccasse il Paese». Servirebbe pure una politica per lo Sviluppo, ma il ministro è ancora un desaparecido mentre tante imprese barcollano, servirebbero incentivi, nuove politiche, e nulla accade. Ma quel che è peggio è che ministro si sospetta possa servire a rinforzare la campagna acquisti, l’asso nella manica. Che tristezza doverne dubitare. «Speriamo almeno che prima del 28 il ministro sia nominato». Per salvare la faccia.

martedì 14 settembre 2010

Verso il Partito della Nazione

Di ritorno da Chianciano dove si è svolta la Festa Nazionale dell'UDC, è emerso un sentiment molto chiaro: procede sempre più spedita la marcia verso un nuovo soggetto politico che vuole essere centrale nella vita politica, sociale, economica del paese.
Questo soggetto sarà centrale perchè ha un unico obiettivo: dare risposte agli italiani.
Non è più possibile andare avanti in questo immobilismo: siamo senza il Ministro dello Sviluppo Economico da oltre 130 giorni, abbiamo tutte le categorie che si lamentano perchè non si sentono rappresentate, il dibattito politico scivola sempre più spesso in notizie che dovrebbero trovare spazio su giornali di pettegolezzi più che su quotidiani a tiratura nazionale, ma tutto ciò serve a celare un'impantamento legislativo che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Abbiamo bisogno di voltare pagina.
Non possiamo però permetterci di voltare pagina facendo del terrorismo mediatico, ma dobbiamo invece lavorare per produrre idee di società che tendano a superare questo momento (ormai molto lungo) di difficoltà collettiva, non dobbiamo cercare riparo o conforto verso altri soggetti politici.
Nel 2008 abbiamo indicato la strada: eravamo gli unici. Ora abbiamo altri amici che si sono resi conto della correttezza della nostra visione, un pò come la canzoncina dell'Hully Gully che recita: se prima eravamo in 3 a ballare l'hully gully ora siamo in 4 a ballare l'hully gully e si ripete aumentando sempre il numero degli amici.
Sull'onda di questo progetto nelle giornate del 1-2-3 Ottobre 2010 si terrà a Cattolica un incontro sul lavoro precario a cui parteciperanno illustri esperti della società civile olte ai massimi dirigenti nazionali dell'UDC.
Massimiliano Dapporto
Segretario Comunale di Faenza

venerdì 3 settembre 2010

Scuola media Europa:un pasticcio da evitare.

Appare decisamente sconclusionata la polemica apertasi tra la Curia di Faenza e Modigliana e l’Amministrazione Comunale.
Se da un lato è apprezzabile il tentativo della Giunta e del Sindaco di arginare un debito imponente lasciato in eredità dai passati amministratori, dall’altro è evidente che non si può risparmiare su tutto soprattutto se si parla di sicurezza degli studenti e dell’adeguatezza dei luoghi deputati ad ospitare lo studio e le lezioni. Esistono prerogative di cui l’Amministrazione Comunale deve farsi garante: già in passato abbiamo avuto segnalazioni circa la necessità di adeguamento degli edifici in questione e certamente il Sindaco non può farsi garante della prosecuzione di una condizione di inadeguatezza, come non può paventare una sorta di “esproprio proletario” di antica memoria. Per quanto riguarda poi la costruzione di un nuovo edificio scolastico, soluzione sempre possibile, occorre ricordare la storia della Don Milani a poche centinaia di metri dall’ex Seminario. Una storia tipica dei lavori pubblici: un cantiere durato una ventina di anni, una lievitazione dei costi importante di un progetto già costosissimo; il risultato finale è un edificio scolastico dal costo insostenibile, pur senza la palestra, e che secondo molti assomiglia alla “scuola dei puffi”. Fatte queste considerazioni mi corre l’obbligo di invitare il Sindaco ad essere più raziocinante nell’affrontare la spinosa questione: la via obbligata è, secondo il mio modesto parere, quella dell’accordo con la Curia cercando di ottenere la migliori condizioni possibili fatte salve le prerogative di adeguatezza e sicurezza degli ambienti, altre strade sono difficilmente percorribili.
Gilberto Bucci
Capogruppo in Consiglio Comunale LTF-UDC

lunedì 5 luglio 2010

VERSO IL PARTITO DELLA NAZIONE - IL PARTITO DELLE IDEE E DELLA PARTECIPAZIONE

Si è svolto Sabato 3 Luglio 2010 a Brisighella, l'incontro di avvicinamento al nuovo soggetto politico di centro, per la Provincia di Ravenna.
Alla presenza del neo-nominato Presidente Regionale Tommaso Bonetti e dell'Onorevole Gian Luca Galletti il nostro comitato ha voluto contribuire attivamente alla formazione del nuovo partito.
E' stato presentato un documento proposto dal Segretario Comunale Massimiliano Dapporto ed approvato all'unanimità dal Comitato Comunale di Faenza.
L'idea che abbiamo del nuovo partito è di un partito che subisca la spinta dal basso, quindi dei soci, dei simpatizzanti e degli elettori.
Il nuovo partito potrà avere il successo che merita se si impegnerà ad affrontare i problemi che oggi colpiscono la società italiana, quindi dovrà in primo luogo avere un'idea di società.
La società dovrà essere attenta alle persone che più si impegnano e che più hanno merito per dare loro gratificazioni maggiori, non per questo bisogna dimenticarsi di chi fa più fatica e di chi è in difficoltà; occorre eliminare la moltitudine di enti inutili che ancora esistono nel nostro paese, questo significa ridurre gli sprechi; occorre fare una seria politica di integrazione che permetta di vivere serenamente la nostra società per chi lo vuole, ma sia ferma contro chi non vuole contribuire al miglioramento sociale; occorre andare verso un periodo di liberalizzazioni di mercato serie e garantiste per il cittadino dove il soggetto forte non possa fare ciò che vuole spacciandosi per quello che aiuta il consumatore; occorre fare un’azione di maggior fermezza contro chi commette reati evitando di strumentalizzare pubblicamente indagini o processi; occorre mettere in campo atti concreti per aumentare l’occupazione e lo sviluppo economico rendendo più oneroso per l’impresa il contratto atipico od a termine ed evitando l’ostruzionismo ad oltranza di taluni sindacati eccessivamente politicizzati, che fanno propaganda piuttosto che tutela dei lavoratori; e tanto altro ancora su cui poi si dovrà discutere e ci si dovrà confrontare, ma tutto ciò deve essere ricondotto ad una parola sola: norme strutturali di responsabilità pubblica per il bene comune e del paese intero.
Il Segretario Comunale
Massimiliano Dapporto

giovedì 17 giugno 2010

Cordoglio per la scomparsa di Claudio Marabini

La notizia dell’improvvisa scomparsa del noto scrittore Claudio Marabini, ha colpito la comunità faentina, per questo motivo il nostro partito lo ricorda con estremo cordoglio ed ammirazione, si unisce e partecipa al dolore della famiglia.
Claudio Marabini è stato un illustre saggista raccontando la Romagna in più occasioni, nei suoi testi di narrativa, ha interpretato come critico alcuni artisti contemporanei, ha quindi, rappresentato in maniera importante, la città di Faenza nel panorama culturale italiano, per cui il Comitato Comunale dell’Unione di Centro intende ricordarne pubblicamente la scomparsa.
Nel corso della sua vita, sono stati numerosi i riconoscimenti indirizzati a Claudio Marabini, segno inconfutabile questo, di una condivisione unanime e diffusa delle sue doti culturali ed intellettuali.
Rappresentando l’UDC a livello Comunale, intendo manifestare le più sentite condoglianze alla famiglia di Claudio Marabini, a titolo personale e dell’intero Comitato Comunale del partito.


Unione di Centro
Comitato Comunale di Faenza
Il Segretario
Massimiliano Dapporto

venerdì 4 giugno 2010

Positiva l'apertura del CEFAL a Faenza

Abbiamo partecipato all’inaugurazione di una nuova sede del CEFAL, Consorzio Europeo di Formazione Professionale che si è svolta a Faenza il 4 Giugno 2010.
E’ un’iniziativa molto importante per Faenza, a sostegno di quelle persone che non riescono ad entrare od a rientrare nel mercato del lavoro, in un momento storico, come quello presente in cui la disoccupazione è sempre più diffusa.
La formazione professionale può essere quella qualificazione che permette ai lavoratori di crearsi una professionalità tale che gli permette di ottenere un’occupazione.
Chiaro che questo non basta a superare il momento di crisi che stiamo vivendo, altri interventi dovranno essere fatti, ma iniziative di questo tipo vanno incentivate e sostenute; la politica, anche quella locale, deve operare in questo senso.
Deve lasciare agli esperti della formazione la libertà e la discrezionalità di scegliere le offerte formative da proporre alle imprese ed alle persone faentine. La funzione sociale di tali centri troverà la massima realizzazione all’interno del contesto sociale nel quale opera se poi concorderà con i soggetti politici, sociali ed economici la strada da seguire, ma senza subire imposizioni di sorta.
Riteniamo quindi che il Centro di Formazione Professionale debba valutare quali professionalità formare, professionalità che possano poi, essere assorbite dalle aziende del territorio.
Siamo quindi favorevoli ad iniziative come quella del CEFAL, siamo sicuri che sarà importante per formare figure professionali che aiutino lo sviluppo economico della nostra realtà dando beneficio alle imprese ed ai lavoratori.


Massimiliano Dapporto

lunedì 31 maggio 2010

I gattopardi

Novità a tutti costi è stata la scelta politica dei faentini alle scorse elezioni, nuovi il Sindaco ed alcuni assessori addirittura digiuni di politica. Dopo oltre quindici anni di amministrazione sostanzialmente uguale a sé stessa, i faentini hanno pensato bene che cambiando persone sarebbe cambiato sistema di amministrare: hanno avuto ragione? La domanda comincia ad avere alcune risposte già dalla presentazione delle linee programmatiche che saranno la traccia di lavoro dei prossimi cinque anni di governo della città e ciò che si evince non è confortante. Vi sono tre versioni del programma: la prima per le primarie del centro sinistra,la seconda per le elezioni, la terza con le ultime cancellature per governare e tutte e tre hanno poco in comune. Innanzi tutto la questione cattolica :a parte il quoziente familiare copiato dal programma UDC non vi è granchè ,anzi emergono tutte le contraddizioni della sinistra sui temi cari alla Dottrina Sociale della Chiesa;non si spiega di quale tipo di famiglia si parli,si evita di parlare di tutela dalla vita sin dal concepimento, si parla di costituire il registro per la conservazione dei Testamenti Biologici in omaggio ai movimenti più anticristiani. Ma sorge una domanda:interessa ciò a molti cattolici faentini? Probabilmente no; dopo avere votato per chiunque gli venisse proposto da sinistra, ora tentano di rifarsi una credibilità, ma alla fine il cambiamento sarà solo nelle parole e non nei fatti, nel perfetto conformismo dettato dal dominus della situazione che da troppi anni è ancora una volta il moloch di sinistra. In una situazione in cui il sistema della sinistra mostra crepe profonde con indagini giudiziarie che ne mettono in dubbio la credibilità in punti da sempre considerati d’eccellenza dal sistema, vale a dire sanità e sociale, occorre un progetto meno ambiguo, più caratterizzato su alcune questioni, più innovativo e coraggioso del documento presentato, politicamente debole e frutto di equilibri precari, per amministrare una società che ha chiesto il cambiamento. Si dice “cambiare tutto per non cambiare nulla”: il Gattopardo insegna….

Gilberto Bucci
Capogruppo LTF-UDC

mercoledì 31 marzo 2010

Consiglieri eletti

Un sentito ringraziamento a tutti i nostri amici, simpatizzanti ed elettori che ci sono stati vicino e ci hanno sostenuto in questa estenuante campagna elettorale in cui si è votato per le elezioni regionali e per le elezioni comunali.
Nonostante le estreme difficoltà in cui ci siamo mossi abbiamo dato tutti il nostro contributo per portare un nostro rappresentante in Consiglio Regionale: Silvia Noè ed un nostro rappresentante nel Consiglio Comunale di Faenza: Gilberto Bucci.
Ad entrambi un augurio di buon lavoro per la legislatura entrante.

VOTI DELLE ELEZIONI COMUNALI DI FAENZA 2010

VOTI AL CANDIDATO SINDACO

1 MAURIZIO MONTANARI 1.999 5,88%
2 PALMIRO DI MARIA 64 1,91%
3 GIOVANNI MALPEZZI 1 18.403 54,12%
4 GILBERTO BUCCI 975 2,87%
5 PIERPAOLO CASALINI 747 2,20%
6 GIAN CARLO MINARDI 10.739 31,58%
7 VINCENZO FANELLI 493 1,45%


VOTI PER IL CONSIGLIO COMUNALE


FATTI SENTIRE LISTA CIVICA PER FAENZA 1.994 6,37%
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA 672 2,15%
PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO 297 0,95%
SINISTRA PER FAENZA 680 2,17%
PARTITO DEMOCRATICO 12.773 40,78%
ITALIA DEI VALORI - LISTA DI PIETRO 1.336 4,27%
CON MALPEZZI INSIEME PER CAMBIARE 2.298 7,34%
LA TUA FAENZA - UDC 959 3,06%
FAENZA CHE VUOI 717 2,29%
FAENZA E' FUTURO 360 1,15%
LEGA NORD 4.026 12,85%
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 4.769 15,23%
FORZA NUOVA OPPOSIZIONE FAENTINA 439 1,40%

giovedì 25 marzo 2010

IL VOTO UTILE E' PER LA TUA FAENZA-UDC

Al termine di una campagna elettorale che ha dato molto spazio alla comunicazione e poco ai dibattiti su temi precisi, il Comitato Elettorale per Bucci Sindaco rivolge un appello ai faentini per un voto cosciente. In queste elezioni abbiamo messo in campo tutte le nostre energie politiche ed umane; abbiamo individuato in Gilberto Bucci un Candidato a Sindaco da sempre distintosi per onestà, capacità, competenza, coraggio e dedizione al bene comune. Abbiamo realizzato una lista a sostegno di persone serie capaci e competenti in grado di reggere il governo della città, mettendo in evidenza, a differenza degli altri aspiranti sindaci, una grande esperienza amministrativa in grado di guidare la comunità anche nelle difficoltà che si preannunciano all’orizzonte. Con il consenso dei faentini affronteremo efficacemente la crisi economica ed occupazionale, i problemi dell’agricoltura e la discussione con l’ASL ravennate per i futuro dell’Ospedale di Faenza e dei servizi sanitari sul territorio. Dobbiamo ragionare ed agire con serenità, fanno quasi sorridere quelli che solo oggi si sono visti allo specchio delle loro contraddizioni: a questi, finita l’acrimonia della possibile sconfitta, non rimarrà null’altro. Dovremo avere coraggio delegando chi sa fare ad amministrare: un sindaco che prenda per sè troppe deleghe è immaturo e non si fida di chi ha intorno, occorre aprirsi alle competenze per crescere insieme. La sfida del 28- 29 marzo 2010 è di importanza strategica per la nostra comunità: occorre chiudere un periodo politico per aprirne un altro, noi siamo pronti a gestire il cambiamento con il coraggio della competenza, il Sindaco Bucci e la lista La Tua Faenza–UDC partendo dall’ispirazione e dall’esempio sturziano sono pronti ad amministrare la città, confidiamo nei faentini e nella loro scelta di voto alla lista La Tua Faenza–UDC.
Comitato Elettorale
BUCCI SINDACO

CENA ELETTORALE PER LA TUA FAENZA E L’UDC


La Tua Faenza e UDC di Faenza hanno organizzato la Cena Elettorale nella serata di Martedì 23 Marzo 2010. Hanno partecipato all’incontro conviviale l'On. Gian Luca Galletti, Candidato UDC alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Gilberto Bucci, Candidato LTF-UDC a Sindaco del Comune di Faenza, oltre ai candidati alle regionali per la provincia di Ravenna.
Intervenendo alla cena l’On. Galletti ha evidenziato come ormai la giunta Errani sia giunta all’esaurimento delle sue potenzialità evidenziando un provvedimento legislativo preso il 28 dicembre in cui si è speso oltre 1.000.000 di Euro per finanziare progetti alquanto bizzarri.
Gilberto Bucci ha sottolineato come l’unico candidato conoscitore della macchina comunale e che riuscirebbe ad amministrare senza perdere tempo è quello proposto da LTF-UDC.
Interventi anche del Segretario Comunale UDC, Massimiliano Dapporto e del Presidente de La Tua Faenza, Claudio Valmori, entrambi candidati per il Consiglio Comunale.
Dapporto ha ringraziato tutti i componenti la lista e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo mostrandosi soddisfatto di come è stata condotta l’intera campagna elettorale, e spronando tutti gli amici ha compiere l’ultimo sforzo in vista della volata finale.
Valmori ha messo in risalto il ruolo della lista civica, la quale è trasversale ai diversi partiti politici, ma che si ricompatta per le elezioni comunali.
Tutti i candidati hanno sottoscritto il documento presentato dal forum delle famiglie regionale, a sostegno, appunto delle politiche per la famiglia.


Il Comitato Elettorale
BUCCI SINDACO

martedì 23 marzo 2010

APPELLO DEL CARDINAL BAGNASCO: I VALORI NON NEGOZIABILI

Fa discutere il pressante e preciso appello al voto dei cattolici che la Santa Sede ha emesso recentemente, in occasione del turno elettorale. Un intervento splendido per chiarezza e determinazione nell’affermare l’indissolubilità dei valori etici dall’impegno dei cattolici in politica.
La dignità della persona umana al primo posto, la tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, la libertà religiosa e scolastica, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, sono valori non negoziabili e costituiscono un complesso individuale di beni dislocati sulle frontiera della vita e della solidarietà, orizzonte stabile del giudizio e dell’impegno politico nella società. Quale solidarietà sociale ci si potrà mai aspettare da chi autorizza la soppressione della vita specialmente la più debole? Si chiede il Cardinale Bagnasco e rivolgo anch’io la domanda agli elettori di ispirazione cattolica che non devono cedere a compromessi in stile veltroniano del “ma anche”. La doppiezza di chi propone le coppie di fatto ed il testamento biologico nel proprio programma elettorale va smascherata, in questo senso Malpezzi ha troppe ambiguità nel programma e nella coalizione, mentre Minardi non affronta la questione etica. L’impegno mio personale e della lista che mi sostiene è quello preciso di operare fattivamente a favore della vita senza compromessi ed a favore di quella serie di valori senza i quali anche la nostra società rischia l’imbarbarimento. Faccio mio l’appello del Card. Angelo Bagnasco ed opereremo affinché sia la stella polare del nostro impegno, attraverso le decisioni che prenderemo da amministratori della città di Faenza.
Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

lunedì 22 marzo 2010

CENA ELETTORALE

LTF-UDC IN FESTA CENA ELETTORALE
Il Comitato Elettorale BUCCI SINDACO e le Segreterie UDC: Provinciale di Ravenna – provinciale di Forlì e Comunale di Faenza invitano sostenitori e simpatizzanti alla cena organizzata per:
Martedì 23 Marzo 2010 ore 20,00 al Ristorante Hotel Cavallino****
S.S.N.9 - Via Forlivese, 185 – Faenza (Tel. 0546/634411)

saranno presenti:

On. Gian Luca Galletti

Candidato UDC Presidente Regione Emilia-Romagna

Gilberto Bucci
Candidato UDC-LTF Sindaco di Faenza

ha assicurato la presenza:
On. Luca Volontè
Capogruppo PPE al Consiglio d’Europa

La cena consisterà nel seguente menù:
Capriccio
Reale di Vitello al forno
Risotto con zafferano e faraona
Rosette di pollo agli asparagi
Strichetti al ragù
Patate al forno
Semifreddo allo zabaione - Acqua, vini, caffè
A seguire intrattenimento musicale offerto da: Geisha Band
E’ richiesto un contributo minimo di 32 Euro a persona, da versare la serata stessa.

Tel.: 380/1442838 Monica Cavina - 339/2376912 Claudio Valmori - Mail: udc.faenza@libero.it

L’invito può essere esteso liberamente - La serata sarà ripresa da TELE 1 Faenza!

Il Segretario Comunale UDC di Faenza
Massimiliano Dapporto

domenica 21 marzo 2010

IL SENATORE FRANCESCO D’ONOFRIO PORTA FAENZA NELLA CAPITALE

Sabato 20 Marzo 2010, in piena campagna elettorale il Senatore Francesco D’Onofrio, invitato dal Segretario Comunale UDC Massimiliano Dapporto, è stato a Faenza per incontrare i faentini, a sostegno delle candidature di Gian Luca Galletti, per la Regione Emilia-Romagna e di Gilberto Bucci, come Sindaco di Faenza.
Il Senatore già Ministro della pubblica istruzione, decano e protagonista della vita politica italiana, ha incontrato alcune realtà faentine sociali, economiche e culturali ed è stato presente al banchetto di propaganda elettorale sito in Piazza del Popolo dalle ore 11,00 alle 12,00 circa oltre ad aver visitato l’inaugurazione alla Sala Forum della mostra di 4 artisti contemporanei, tra cui il modiglianese Giorgio Cavina.
Gli incontri sono stati effettuati insieme al Candidato Sindaco Gilberto Bucci ed al Segretario Comunale UDC Massimiliano Dapporto.
Dalla faticosa giornata che ha visto molteplici incontri è stato compiuto un importante lavoro per la città, infatti le realtà faentine porteranno a Roma alcune problematiche di primaria importanza, attraverso la stesura di alcuni documenti:
- la richiesta di una serie di norme chiare e specifiche per l’applicazione e lo sviluppo delle energie a basso impatto ambientale ed economico,
- la richiesta di alcune variazioni da apportare alla riforma della scuola per una maggior tutela della qualità formativa e del ruolo degli insegnanti,
oltre ad altri compiti di non secondaria importanza.
L’intensa giornata di confronti e di lavoro porterà sicuramente un grosso vantaggio alla comunità faentina che ha approfittato pienamente della presenza in città di un personaggio di tale spessore.
Comitato Elettorale
Bucci Sindaco

sabato 20 marzo 2010

Incontro con Confindustria e le Associazioni dell’Artigianato

Nella giornata del 18 Marzo 2010 il candidato a Sindaco Bucci insieme agli altri candidati ha incontrato le realtà industriali ed artigiane di Faenza. Bucci ha sottolineato che in un momento di crisi come quello attuale in cui la rotta dell’economia mondiale si sposta dall’Atlantico al Pacifico,vale a dire dall’Europa all’Asia, è più che mai importante favorire innovazione e qualità produttiva per affrontare il mercato sul terreno della capacità e della qualità. Confido inoltre negli imprenditori faentini e non solo, nella loro responsabilità sociale per superare la grave crisi occupazionale e per lo sviluppo di attività ecocompatibli, ha aggiunto Bucci, rimarcando la concentrazione a Faenza di attività a pesante impatto ambientale.
Una città che vuole crescere deve avere infrastrutture adeguate, ha ribadito Bucci, la circonvallazione est ed il collegamento a nord della Via Emilia con Castel Bolognese sono indispensabili per un corretto sviluppo della città, come sono indispensabili servizi sanitari efficienti.
In serata nell’incontro organizzato da Confartigianato e CNA , il candidato a Sindaco Bucci, ha ripetuto l’impegno per le infrastrutture, ed ha accentuato il concetto di valore della piccola e media impresa artigiana come primo ammortizzatore sociale, risiede infatti nella capacità ed elasticità della piccola impresa la migliore possibilità di affrontare le crisi come quella attuale.
In sostanza pur in un momento di difficoltà, conclude Bucci, vedo negli imprenditori faentini, la capacità e la forza di sapere reagire con il coraggio dell’innovazione, l’ente locale deve fare la sua parte facilitando percorsi amministrativi, programmando il territorio, favorendo l’insediamento di nuove attività ed attrezzando la città con le infrastrutture necessarie.
Comitato Elettorale
BUCCI SINDACO

venerdì 19 marzo 2010

FAENZA, CHE SIA UNA CITTA’ SPORTIVA

Rendendo merito alle varie società sportive che portano il nome di Faenza in giro per l’Italia e non solo (peraltro con pieno merito) riteniamo che a Faenza manchi un’incentivazione dell’avviamento allo sport per i bambini ed i giovani ragazzi.
Le strutture per svolgere attività sportiva sono poche, talune vengono concesse in coabitazione con diversi sport, per cui occorre sempre allestire il campo di gioco prima di ogni allenamento ed inoltre molte non sono attrezzate sufficientemente per lo svolgimento della pratica sportiva e per soddisfare la domanda dei numerosi praticanti sportivi, soprattutto a livello giovanile ed amatoriale.
L’attività dell’amministrazione comunale è stata, fin qui volta principalmente alla gestione delle strutture esistenti assegnando gli spazi alle società che già lo occupavano precedentemente, senza svolgere attività di programmazione, né per aumentare le strutture disponibili, né per l’assegnazione degli spazi nelle strutture sportive e né tantomeno per cercare di convogliare investimenti di carattere privato nel settore sportivo.
Occorre invertire subito la rotta, incaricare amministratori che conoscano le problematiche legate alla gestione del mondo sportivo ed incentivare quanto più possibile la pratica sportiva fin dalle scuole, tutto ciò per ridare allo sport quello che è il suo valore originale e cioè educazione, socialità, impegno e responsabilità.
E’ necessario, fin da subito attuare una politica di incentivazione, attraverso agevolazioni o contributi, a favore di quelle società che svolgono attività a livello giovanile, non serve a nulla finanziare manifestazioni che rimangono fini a sé stesse, occorre invece finanziare progetti che prevedono l’ampliamento del numero dei praticanti l’attività sportiva.
Le strutture sportive a Faenza, come già detto scarseggiano e talune non sono adeguate, per questo aspetto, bisogna partire da una più oculata distribuzione degli spazi e nello stesso tempo iniziare con la costruzione di nuove strutture, magari semplici, ma attrezzate per lo svolgimento della pratica delle varie attività sportive; la gestione dei vari impianti deve essere assegnata a società o gestori provenienti dal territorio che abbiano a cuore lo sviluppo sportivo, coniugandolo con una sana gestione economica degli impianti.
Tutto ciò fin quanto detto prescinde da una più stretta collaborazione tra gli attori dell’attività sportiva faentina, collaborazione che deve essere incentivata da leve politico-amministrative. L’UDC anche qui non ha scelto né destra, né sinistra, ma solo lo sport, per Faenza.
Il Segretario Comunale UDC
Massimiliano Dapporto

giovedì 18 marzo 2010

SANITA’ A FAENZA IL PD SBAGLIA I CONTI

Sconcerta leggere affermazioni come quelle di Mario Mazzotti (PD) sulla gestione dei servizi sanitari a Faenza. In questi anni abbiamo dimostrato con cifre e fatti incontestabili, reparto per reparto, come il nostro ospedale sia stato lentamente, ma inesorabilmente depauperato di specialità e servizi accentrati poi a Ravenna. I dati, caro Mazzotti, li abbiamo diffusi poco tempo fa, basta leggerli e rendersi conto delle responsabilità politiche del partito e dello schieramento che lei rappresenta. Ma forse le conviene rifugiarsi in una polemica sterile, fare la voce grossa per conto del padrone, e tentare di sfuggire a quelle responsabilità cui i fatti la inchiodano. A Faenza, torno a dire, nella vana speranza che anche il PD comprenda, si è speso per gli adeguamenti necessari per legge altrimenti alcuni reparti non erano più agibili, si sono spostate a Ravenna specialità come emodinamica e relativi macchinari pagati dai faentini, e siamo nella condizione di dire che esistono reparti che hanno valenza solo ambulatoriale ed oramai ricoveri solo sulla carta. Se non si cambiano le relazioni finora votate all’asservimento, se non si prepara una fase nuova in cui il Sindaco apre un contenzioso con la direzione ASL per il futuro dell’ospedale ed i servizi ad esso collegati, continuerà il lento declino. La questione “Stacchini” è emblematica: si chiude una convenzione con una casa di cura privata per la gestione delle lungodegenze e della riabilitazione senza sostituirla con altrettanto servizio: il concetto di sussidiarietà dov’è ? Non si preoccupi Mazzotti, noi de La Tua Faenza –UDC abbiamo capito benissimo, adesso lo vada a spiegare a chi per una gastroscopia deve andare a Ravenna, oppure ad una neo mamma che deve ricoverare il figlio neonato sempre a Ravenna perché a Faenza non si può: qui non siamo ancora, e per fortuna, in quell’angolo di Unione Sovietica precipitato in Italia che è la Bassa Romagna dove lei vive e dove il “Partito unico” ha sempre ragione, vedremo di fare in modo di non finirci anche noi come faentini, anche se per qualche tempo gli amministratori faentini (bontà loro) le hanno delegato anche la rappresentanza dei nostri interessi con gli effetti che conosciamo.

Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

martedì 16 marzo 2010

POSITIVO INCONTRO ALL’ISIA

Si è tenuto in tarda mattinata l’incontro di alcuni dei candidati a Sindaco di Faenza, con gli studenti dell’ISIA. A questa prima tornata di incontri ha partecipato il Candidato LTF-UDC Gilberto Bucci. In un aula affollata di studenti e docenti Bucci ha ribadito le ragioni del suo impegno politico negli anni al servizio della città, affrontando poi la necessità di spezzare le catene politiche del bipolarismo che trasformano i partiti in tifoserie e le discussioni in risse permanenti. Ha affrontato il tema della cultura a Faenza dichiarando che: i copiosi investimenti devono avere una ricaduta importante sulla città, la nuova ala del MIC, inaugurata sabato, pur bellissima, costituisce un patrimonio ed un impegno per la futura amministrazione per il suo funzionamento e ricaduta sulla città, per ripagare i faentini dei sacrifici fatti in tanti (troppi) anni. Bucci affrontando, su richiesta del Direttore, il tema dell’Università a Faenza,ha ribadito la necessità che i corsi, anche quelli degli ex Salesiani, siano legati all’economia ed alla storia della nostra comunità, per costituire una sinergia positiva con la città intera. Ad una domanda ai candidati, da parte degli studenti,sulla gestione dei rifiuti, Bucci ha confermato l’impegno per la raccolta differenziata porta a porta, sul modello già in essere in molte città, unico sistema per evitare inceneritori e discariche.
Al termine dell’incontro tutti i presenti hanno concordato sulla positività dell’iniziativa promossa dal Prof. Ossani.
Comitato Elettorale
BUCCI SINDACO

lunedì 15 marzo 2010

INAUGURAZIONE SEDE COMITATO ELETTORALE BUCCI SINDACO

Inaugurata la sede del Comitato Elettorale Bucci Sindaco in Corso Mazzini, 165/a, il Comitato sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00, per permettere a chi lo volesse di informarsi sulla campagna elettorale del candidato sindaco per La Tua Faenza-UDC Gilberto Bucci.
All’inaugurazione hanno presenziato:
Gian Luca Galletti – Candidato Presidente della Regione Emilia-Romagna per l’UDC, il quale ha affermato: “L’unico vero utile è quello dato all’UDC, perché permette di scardinare questo finto bipolarismo che non rappresenta l’elettorato” ed inoltre “Siamo molto orgoglioso della candidatura di Bucci a Faenza, perché rappresentativa di una larga fetta dell’elettorato, ma sopratutto pienamente rappresentativa dei programmi del nostro partito, uomo di grande esperienza politica”.
Gilberto Bucci – Candidato sindaco per La tua Faenza-UDC, il quale ha affermato: “Sono onorato di correre per la carica di sindaco di Faenza, soppratutto perché la mia candidatura è sostenuta da una importantissima lista civica: La Tua Faenza insieme all’UDC. Insieme cerchiamo di portare Faenza fuori dal tunnel e risollevarla dopo anni di mal governo”
Giuseppe Bentivoglio – Candidato Consigliere della Regione Emilia-Romagna per l’UDC il quale ha affermato: “Condivido completamente il programma predisposto per le Regionali dall’UDC e porterò in Regione l’esperienza che ho maturato nella mia attività lavorativa, ma soprattutto quanto di buono ho appreso come dirigente Regionale e nazionale dell’Associazione dei Genitori delle Scuole Cattoliche”.
Massimiliano Dapporto – Segretario Comunale UDC il quale ha affermato: “Invito tutti i candidati al massimo impegno perché siamo chiamati ad un compito importantissimo e cioè far capire alle persone l’utilizzo del buon governo, non vogliamo caratterizzare la nostra azione politica da spot o proclami, ma da idee e progetti finalizzati al buon governo delle comunità”
L’UDC anche qui non ha scelto né destra, né sinistra, ma il buon governo.
Comitato Elettorale
Bucci Sindaco

sabato 13 marzo 2010

Sanità: inutile trionfalismo

Sentire la parola “ristrutturazione” in ambito sanitario mette di defualt in allarme chi la sente o chi la legge. Il termine è usato spesso per significare “chiusura”di funzioni o reparti che vengono sostituiti da prestazioni ambulatoriali riservate alla diagnostica od a situazioni di patologie lievi, questo comporta per i faentini ,nel caso dovessero essere ricoverati , per molte patologie la necessità di migrare altrove. Sarebbe necessario conoscere il numero dei faentini che, propria sponte, si recano negli ospedali limitrofi di Forlì o Imola efficienti e ben collegati, in rapporto a quelli che d’ufficio da Faenza vengono inviati a Ravenna attraverso il Pronto Soccorso o da altri reparti non sufficientemente attrezzati. Circa il trionfalismo del Direttore Generale e del Sindaco uscente, riportati dalla stampa locale,sorgono parecchi dubbi ed interrogativi: si parla ad esempio di investimenti per 2 mln di € ,in quanto tempo? Se sono quattro anni citati all’inizio le cifre sono irrisorie ,ma anche se si trattasse di uno stanziamento annuale basterebbe appena per mantenere l’aggiornamento. Basti pensare che per l’acquisto di un apparecchio sostanzialmente semplice come un mammografo, occorrono ben 500.000 euro! Se poi si sostiene come un fatto di grande utilità e di grande efficienza avere spostato ed accorpato gli ambulatori ORL e Oculistici e si omette di dire che fine hanno fatto le degenze o che il servizio non copre i giorni festivi o le domeniche, è logico chiedersi ancora una volta quale sarà il futuro del nostro antico e glorioso Ospedale per gli Infermi. Si evince dalle dichiarazioni oltretutto, che le principali dirigenze sono a Ravenna ,quindi non a Faenza, e che questo non produce certo eccellenza per il nostro Ospedale il cui ruolo rischia di diventare sempre più quello di “piccolo polo satellite” in cui neanche una semplice gastroscopia può essere effettuata come dimostrano purtroppo i fatti avvenuti,con le tragiche conseguenze che conosciamo. Da rilevare ancora il trattamento riservato ai “post acuti”,malati non ancora stabilizzati e bisognosi di assistenza medica,che spesso presentano episodi di acuzie di notevole gravità. Ora sono affidati solo a personale infermieristico,che, per quanto ben preparato, non può risolvere casi di drammatico aggravamento e di assumersene la responsabilità. Vorremo una Sanità non solo più efficiente, ma anche più umana che trattasse nei documenti ufficiali la persona ammalata non come “utente” o “inviato”,ma da uomo o donna in difficoltà e bisognosa di cure e non come un arido DRG. Nonostante la disponibilità ed il lodevole spirito partecipativo del personale nel rapporto con il paziente, i cittadini faentini saranno costretti sempre più costretti a trasferte onerose e poco riguardose del rapporto umano con i propri cari: basti pensare ad una neo mamma con un piccolo in precarie condizioni costretta al trasferimento a Ravenna perché a Faenza in Pediatria non si ricoverano più i bambini!
Il mio impegno sarà quello di ridiscutere in tutte le sedi del futuro dei servizi sanitari nel faentino, per invertire una tendenza inaccettabile.
Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

giovedì 11 marzo 2010

QUALE FAMIGLIA?

Leggiamo che Malpezzi vuole mettere la famiglia al centro, ma ci stiamo chiedendo quale famiglia?
Infatti mentre rilascia dichiarazioni in cui manifesta la volontà di mettere la famiglia al centro della comunità civile, il Partito Repubblicano Italiano divulga un volantino dove si dice: “aggiorniamo e rafforziamo il concetto di Famiglia, arricchendone il significato di legame affettivo ancor prima che giuridico, riconoscendo l’esistenza di un società plurale e tutelando le coppie di fatto”.
Inoltre nel programma di “Sinistra per Faenza” si pone di fondamentale importanza l’istituzione di un registro delle coppie di fatto (persone conviventi per qualsiasi motivo, amici, cugini, studenti o altro) per equipararle in toto ad una famiglia fondata sul matrimonio.
Rispettando le scelte di ciascun cittadino e senza discriminarne alcuno, occorre comunque dare delle priorità e quindi, considerando che il PRI e Sinistra per Faenza sono parte integrante della coalizione di centro-sinistra, riteniamo utile per l’elettore faentino porsi il seguente quesito: DI QUALE FAMIGLIA PARLIAMO?
Nel caso in cui il sindaco diventi Malpezzi, dopo avere messo nel programma riferimenti al testamento biologico, ci si dovrà attendere una politica che preveda la priorità dell’aiuto alle famiglie fondate sul matrimonio o piuttosto una politica che preveda come priorità l’aiuto alle coppie di fatto sulla falsariga della legge regionale?
Ricordiamo che la legge regionale mette sullo stesso piano, dal punto di vista delle graduatorie pubbliche, la famiglia fondata sul matrimonio e due qualsiasi conviventi come ad esempio studenti che soggiornano nello stesso locale, purchè iscritti nello stesso stato di famiglia.
Ecco una delle incongruenze riscontrabili nelle esternazioni della coalizione del centro-sinistra che sono il frutto dell’accorpamento di realtà assai eterogenee frutto di radici etiche e culturali profondamente diverse.
Noi riteniamo che, pur comprendendo il pensiero di chi sceglie semplicemente di convivere anziché contrarre matrimonio, la priorità legislativa debba essere data a chi sceglie di prendere pubblico impegno nei confronti della società per diverse ragioni, innanzitutto per promuovere l’istituto della famiglia (elemento fondamentale della comunità), e per premiare chi sceglie di impegnarsi con dei legami forti; non è più possibile pensare che oggi chi si sposa sia un eroe, il matrimonio, per noi, è la naturale conseguenza dell’amore tra due persone che vogliano il bene proprio e dell’intera società.
Segretario Comunale UDC
Massimiliano Dapporto

TURISMO A FAENZA: OPPORTUNITA’ NON SFRUTTATE

Basta una semplice visita guidata alla nostra pinacoteca per capire lo straordinario valore delle opere esposte e delle possibilità di attrazione per un turismo di tipo culturale.
Ad oggi mi fa specie essere messo a conoscenza di famiglie venute a Faenza per visitare le opere d’arte della città e che non sono state sufficientemente indirizzate verso percorsi precisi ed atti a conoscerne le bellezze artistiche.
Risulta anche una dichiarazione di un noto critico d’arte come Vittorio Sgarbi nell’”Italia delle meraviglie” in cui si loda la qualità della Pinacoteca Faentina ma se ne critica anche la mancata divulgazione tant’è che risulta sconosciuta ai più.
Il patrimonio culturale faentino potrebbe essere divulgato maggiormente se vi fosse una vera azione di Marketing territoriale a partire dall’itinerario neoclassico, periodo in cui Faenza fu il centro assoluto della cultura nella nostra regione.
Un itinerario che partisse da edifici pubblici come il Teatro Masini e la Galleria dei Cento Pacifici e proseguisse in Palazzo Laderchi, concludendo a Palazzo Milzetti ove c’è l’apogeo della decorazione pittorica e plastica, sarebbe l’ideale per valorizzare solo una parte del patrimonio artistico della città. Si può ragionare anche di un itinerario per la visita di esterni: vi è specialmente in corso Mazzini tutta una serie di facciate di palazzi di grandissimo valore architettonico. Quello che manca ancora una volta la divulgazione e la valorizzazione delle nostre migliori peculiarità.
Dalla rete museale alle bellezze architettoniche, va resa viva e vitale l’offerta turistica di qualità per rianimare il centro storico attraverso azioni di marketing territoriale che non può essere confinato in un ambito anonimo come uno spazio all’interno di un ipermercato. Il luogo ideale per promuovere le eccellenze della città è e rimane il centro storico e lì vanno concentrate le azioni e gli investimenti non necessariamente ingenti, ma ben mirati.

Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

Incontro studenti liceo Torricelli: un meeting gradevole

Nel corso della mattinata di oggi il candidato a Sindaco de La Tua Faenza–UDC, Gilberto Bucci ha partecipato all’incontro organizzato dagli studenti del Liceo stesso, sui programmi elettorali. Dopo avere donato una mimosa alla Vicepreside, comprendendo idealmente tutte le donne presenti, Bucci ha illustrato rapidamente il proprio programma ove vi è uno spazio specifico dedicato ai giovani. Le proposte di un maggiore coinvolgimento, per la creazione di un ampio luogo di ritrovo in centro, di un’attenzione verso le loro aspettative fino alla creazione di un forum all’interno del sito del comune di Faenza, sono state ascoltate da una platea attenta nonostante si avvicinasse la fine dell’orario. Le domande degli studenti rivolte a Bucci sono state principalmente riguardo la scelta coraggiosa dell’UDC-La Tua Faenza di correre da soli; la risposta è stata rapida “non vogliamo partecipare all’occupazione politica della città favorendo la sinistra ed abbiamo un programma ed una proposta politica più forte e competente rispetto alla destra”. L’incontro si è concluso con altri stimoli interessanti rispetto all’economia della città ed alla questione dell’immigrazione cui il candidato a Sindaco Bucci ha risposto citando i capitoli del suo programma ed esponendo la lunga esperienza amministrativa che gli consente di affermare che ”in una situazione di crisi come questa occorre affidare la città a mani esperte”.
Il comitato elettorale per
BUCCI SINDACO

venerdì 5 marzo 2010

Le cooperative sociali, un grande patrimonio della città!

La salute è un bene prezioso da difendere e tutelare.
E’ desolante osservare come è ridotto l’ospedale di Faenza: ha subito tali e tanti interventi chirurgici, ed oramai c’è più poco da salvare.
Ma c’è dell’altro da salvare e, dopo la chiusura arbitraria della Stacchini, c’è di che essere preoccupati per i servizi e l’occupazione.
Non c’è solo l’ospedale: a Faenza nel settore della salute e dell’assistenza ci sono centinaia e centinaia di operatori, cioè di persone che mettono a disposizione degli altri la loro sensibilità e la loro professionalità.
E’ un mondo fatto di volontari, attraverso tante associazioni che fanno riferimento prevalentemente al mondo cattolico, ma anche di cooperative sociali che hanno centinaia di soci-lavoratori, la maggior parte donne, con una forte presenza anche di stranieri.
Le più significative sono la coop. “In Cammino”, la Zerocento” e la CEFF, ma ce ne sono tante altre.
La “In Cammino” gestisce l’Hospice appena inaugurato, S. Maglorio, Casa del Sole, Lampada di Aladino, I Tigli, Il Parco, solo per ricordarne alcuni; la “Zerocento” gestisce il Fontanone, in parte S.Umiltà ed è maggiormente presente nel settore degli asili nido, comunità educative per minori, informagiovani, ecc.
Mentre il volontariato è maggiormente presente nel settore della promozione della vita, a sostegno della maternità consapevole e in difesa delle coppie in crisi, le cooperative sociali supportano l’infanzia, l’handicap e gli anziani.
Queste attività sono finanziate con fondi pubblici tramite l’AUSL e il Comune, ed anche tramite le “vecchie” Opere Pie,ora ASP.
La nuova amministrazione di Faenza dovrà gestire tutte queste problematiche con competenza e sensibilità, perché le dovrà finanziare e coordinare.
Stupisce che ci sia poco o nessun rilievo nei programmi elettorali di altri candidati e che non se ne parli a sufficienza.
Riteniamo invece sia indispensabile un confronto serrato tra le forze politiche non solo in termini di approccio filosofico, per definire il ruolo del terzo settore, per ridiscutere l’intervento diretto e non convenzionato della sanità pubblica che, da ultimo, sembra essere privilegiato nei progetti dell’AUSL ravennate.
La direzione AUSL intende infatti internalizzare tanti servizi e non ci sembra una cosa buona. Come utenti non ci convincono gli aut aut di una sanità gestita in modo dirigista: mangiare questa minestra o saltare dalla finestra !
A fronte di bisogni crescenti, ci convince di più un ente pubblico “leggero” che fa fare a chi sa fare, con sensibilità, professionalità e con costi contenuti, sulla base dei principi della solidarietà e della sussidiarietà.
All’ente pubblico compete piuttosto di coordinare, sorvegliare, controllare, programmare.
Sappiamo che all’interno dell’ente pubblico ci sono professionalità di rilievo, ma riteniamo che il circuito virtuoso di collaborazione con il volontariato e le cooperative sociali, su basi chiare, debba essere valorizzato molto più di quanto sia stato fatto in questi ultimi anni, a favore di chi ha bisogno.
Considero la cooperazione sociale ed il volontariato uno straordinario patrimonio sociale della nostra città; prerogative e patrimonio da tutelare ed incentivare.
Gilberto Bucci
Candidato Sindaco LTF-UDC

Bucci: Sulle proposte di Legambiente.

Leggo con interesse la vostra comunicazione ed intendo affrontare i punti essenziali della questione "ambiente" a Faenza. Ho perplessità nel ragionare di crescita urbanistica "zero". Già il mercato immobiliare è in gravissima difficoltà e mettere vincoli a priori può creare ulteriori problemi sul costo delle abitazioni.
Va gestito con assoluta attenzione il territorio, uno dei più fertili della provincia. L'attenzione alla mobilità ed al trasporto merci è un'altra priorità, ma sappiamo perfettamente che occorrono grandi spazi per lo scalo merci ferroviario da troppo promesso e mai realizzato. La gestione dei rifiuti va indirizzata verso la raccolta differenziata ed il riciclo, ma occorre essere fermi nel criticare l'uso dei rifiuti come combustibile per produrre energia, Faenza deve gestire con attenzione la riconversione del comparto distillatorio ed evitare che la nostra città diventi sempre più un punto ove si inceneriscono i rifiuti, limitando all'attuale le quantità (sarebbe utile che Legambiente convergesse su questo punto). Occorre altresì intervenire sulla qualità dell'aria e limitare le emissioni inquinanti. Concordo sul risparmio energetico e sul fatto che l'acqua rimanga un bene a gestione pubblica: per evitare errori e speculazioni occorre maggiore controllo dei Consigli Comunali sulle aziende speciali collegate. Ringrazio Legambiente per gli spunti di riflessione, molto utili per aprire un dibattito volto al miglioramento della qualità della vita nella nostra città.
Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

giovedì 4 marzo 2010

SANITA’: OCCORRE CAMBIARE MOLTO

Nel quadro di una riorganizzazione “calata” dall’alto e condivisa solo dalla sinistra faentina, inesorabilmente l’Ospedale per gli Infermi è stato “riqualificato” vale a dire depauperato delle sue prerogative principali, trasferendo il polo sanitario quasi totalmente a Ravenna:

- pressoché tutte le dirigenze sono trasferite a Ravenna ed i Primari vengono in periferia solo poche ore a settimana; è evidente che il paziente preferisce il ricovero ove vi è la presenza stabile del primario;
- le decurtazioni tecnologiche sono evidenti nei reparti e servizi, per cui il paziente quando viene trasferito per esami o altro perde fiducia nonostante l’abnegazione dei medici e del personale;
- tutto questo provoca la presenza di alcuni reparti attivi solo sulla carta con indici di occupazione irrilevanti per cui nella strategia vengono “riqualificati” vale a dire chiusi coprendosi politicamente le spalle;
- la drastica riduzione di Pediatria provoca la necessità di trasferire i neonati a rischio a Ravenna con probabili rischi e provoca una sensazione di precarietà;
- la “riqualificazione” di Neurologia ridotta pochi posti letto nell’ambito della lungodegenza obbliga al trasferimento in altri ospedali di malati acutissimi(es. affetti da ictus) con gravissimi rischi.
Abbiamo l’obiettivo di recuperare Faenza al ruolo che le compete in campo sanitario per assistere correttamente i nostri concittadini e tutti coloro che dalle vallate che fisiologicamente gravitano su Faenza per l’assistenza sanitaria,vale a dire Marradi, Modigliana e Tredozio, Riolo Terme, Casola e Palazzuolo sul Senio.
Intendiamo riaprire il confronto con la Direzione ASL e la Regione su alcuni punti senza trascurarne altri non citati:

- le Dirigenze per recuperare a Faenza punti di eccellenza non solo ambulatoriali
- la Riqualificazione dei Reparti ed il loro adeguamento tecnologico
- la Pediatria affinché anche i neonati a rischio possano essere ricoverati ed assistiti in loco, garanzia anche per il futuro di Ostetricia
- la Neurologia affinché venga dotata degli spazi e delle attrezzature necessarie ad evitare trasferimenti di pazienti in grave pericolo di vita
- la Unità Terapia Intensiva Coronaria annunciata in chiusura per trasferimento a Ravenna, ove vi è già stata trasferita l’attività interventistica, nonostante nei casi di trattamento di infartuati il tempo sia preziosissimo per il buon fine dell’intervento stesso
- l’utilizzo delle sale operatorie poco attive a Faenza mentre vi sono liste di attesa a Ravenna
- la formazione di liste di attesa che vanno sempre a colpire le classi sociali meno abbienti, mentre le strutture private convenzionate potrebbero ovviare a tempi troppo lunghi per i pazienti.

Va ricordato infine l’ultimo aspetto troppo spesso sottovalutato: l’Ospedale è uno dei maggiori punti occupazionali della città; la diminuzione certa dei servizi provoca anche un danno globale all’economia cittadina, oltre alla perdita dei posti letto vi sono anche i posti di lavoro. Come abbiamo già visto nel caso della sciagurata chiusura del convenzionamento con la Casa di Cura Stacchini, oltre a servizi indispensabili per la città si sono persi numerosi posti di lavoro nella cooperativa sociale che gestiva tutta l’attività.
Abbiamo spesso sentito parlare di grandi investimenti nel nosocomio faentino: viene quasi sempre omesso che si tratta di messe a norma di legge di reparti che altrimenti non sarebbero praticabili, altre spese sono rivolte ad attrezzare attività ambulatoriali ad orario, ben poche risorse sono mirate quindi a sostenere le specialità con possibilità di ricovero.
Ci aspetta un quindi compito durissimo per invertire una tendenza che vede penalizzata la nostra città: mi impegno insieme a tutta la lista che mi sostiene ad aprire un confronto forte forte e serrato per cambiare una condizione davvero inaccettabile.
Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

martedì 2 marzo 2010

COMMERCIO IN CENTRO: LACRIME E DOLORI

Dall’incontro avuto in sala Bigari organizzato da Ascom e Confesercenti emerge un quadro a dir poco desolante del commercio faentino nel centro storico e non solo. Faenza è sempre più condizionata dalla presenza e dall’arrivo di grandi centri commerciali, gli iper, che hanno squilibrato in negativo l’assetto economico della città. Oggi le categorie chiedono alla politica uno sforzo per rimettere in sesto il commercio in centro storico, ma occorre fare dei distinguo. I grandi centri commerciali non sono arrivati per caso: ci sono state le forze politiche della sinistra” tutta insieme” che hanno approvato varianti, ampliamenti a posteriori, facilitazioni e piani provinciali cervellotici pur di dotare Faenza di ben 2 grandi centri commerciali, scrivendo di fatto il testamento biologico, votato all’estinzione, delle attività commerciali in centro storico. E’ nota la “simpatia” delle società di gestione degli iper per la sinistra in generale: molti personaggi politici sono transitati dal PD alle Coop e viceversa, per grandi doti manageriali e politiche o per altro? Oggi con il controllo di gran parte del settore alimentare e l’assalto ad altre tabelle merceologiche si completa il quadro dell’occupazione della città da parte di organizzazioni che porteranno i denari dei faentini non più ad essere reinvestito in città, ma in società magari con conti anche esteri. Non appare credibile il candidato della sinistra Malpezzi nel sostenere il cambiamento ed il recupero del centro storico, quando ha alle spalle e ripropone tutti coloro che ne hanno fatto scempio, e per altro non appare sufficientemente forte la proposta programmatica della destra. Noi de La Tua Faenza –UDC ci siamo impegnati da sempre per evitare lo squilibrio del commercio faentino, i guai li hanno combinati altri ,sordi ai richiami al buon senso ed all’equilibrio,oggi dobbiamo recuperare una condizione in cui la dura legge del mercato provocherà una perdita di fatturato per gli operatori del centro. Per evitare ciò occorre da subito partire con nuovi parcheggi, migliorare il decoro urbano e la pulizia delle vie e dei marciapiedi, recuperare immobili fatiscenti, creare iniziative socio culturali attraenti e favorire il rinnovo dei negozi e dell’arredo urbano. Insieme agli operatori del settore ed alle loro associazioni dobbiamo costruire un percorso concreto fatto di azioni e sostegno per limitare i danni, senza chiacchiere o stucchevoli speculazioni politiche.
Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza

NO A CENTRI CULTURALI ISLAMICI A FAENZA

Siamo profondamente rispettosi del diritto a professare la propria religione, diritto peraltro negato ai cattolici in tante parti del mondo, ma siamo contrari a che l’Amministrazione Comunale “sostenga luoghi di socializzazione e di aggregazione per le principali comunità etniche presenti in città”.
E’ quanto previsto dal programma della coalizione di centrosinistra.
Siamo contrari, in generale, perché è di tutta evidenza che non si favorisce l’integrazione trasformando la città in un mosaico di ghetti etnicamente omogenei, infatti la vera integrazione la si ottiene favorendo la mescolanza tra i cittadini extracomunitari ed i cittadini già residenti in luoghi di incontro comuni.
Va pure annotato che il diritto a professare la propria religione a Faenza non è un problema: ci sono infatti parrocchie che hanno messo a disposizione strutture per alcuni sacerdoti ortodossi presenti in città, come pure esiste già una moschea nella zona industriale a supporto della comunità islamica.
Sappiamo inoltre che molti islamici preferiscono pregare senza recarsi nei centri culturali islamici in quanto (sono loro parole) luoghi di indottrinamento fondamentalista più che luoghi di preghiera puri e semplici.
Infatti, nello specifico, siamo contrari a sostenere ed incentivare luoghi di socializzazione islamici sulla base di taluni gravissimi episodi che hanno evidenziato come in particolare i centri culturali islamici possano essere una scuola di fondamentalismo che nulla centra con un’integrazione civile e rispettosa delle reciproche abitudini.
Nessuno infatti conosce a sufficienza la lingua di queste comunità e quindi l’attività di indottrinamento, sfugge a ogni controllo.
Ci sembrano motivazioni dettate semplicemente dal buon senso, piuttosto che da pregiudizi, ma il buon senso nella coalizione di centrosinistra, su questo tema come su tanti altri, non è di casa.
D’altronde il problema dell’integrazione è uno dei principali nodi da risolvere per l’amministrazione futura, nodo che non si risolve con il favorire lo sviluppo delle aggregazioni di ogni singola comunità creando varie oasi etniche all’interno della città, ma dall’altra parte non è possibile neanche pensare di considerare il cittadino extracomunitario come un ospite indesiderato che prima toglie il disturbo e meglio è.
La soluzione sta nel favorire un integrazione consapevole, accogliendo gli extracomunitari che desiderano partecipare attivamente e serenamente alla vita della comunità faentina, isolando duramente tutti coloro che intendono delinquere o creare proselitismi fondamentalistici.
Non è creando centro di aggregazione per extracomunitari che si risolve il problema, anzi lo si amplifica.
Il Segretario Comunale
Massimiliano Dapporto

sabato 27 febbraio 2010

PRESENTATA LA LISTA LTF-UDC

Presentata la lista LTF-UDC a sostegno del candidato sindaco Gilberto Bucci, una lista composta da persone rappresentanti le più diverse anime della società, accomunate tutte dalla voglia di portare una svolta significativa agli schemi di governo della città. Abbiamo con piacere inserito diverse persone con esperienze amministrative alle spalle, esperienze che in passato hanno mostrato competenza ed affidabilità rispetto al mandato elettorale, a fianco delle quali abbiamo inserito persone che non hanno esperienza amministrativa, ma che daranno un valido contributo alle scelte politiche della città.

Faenza viene da un periodo buio che deve essere superato, i problemi da risolvere sono tanti e vanno affrontati con equilibrio, esperienza e capacità di rinnovamento, per questo partiamo dal centro e, come a livello nazionale, l’UDC canta fuori dal coro e non si fa assorbire dai 2 schieramenti oggi maggiori.

Siamo molto lieti di proseguire la collaborazione con l’associazione La Tua Faenza, collaborazione che negli anni ha portato proposte importanti per la città e coinvolge elettori che non sono di fede UDC, ma che si riuniscono prontamente nel momento delle consultazioni comunali.

Noi partiamo dai nostri valori fondanti senza i quali l’attività politica si riduce ad una mera questione clientelare (anche a Faenza c’è bisogno di moralità e trasparenza e noi ci batteremo per questo), per giungere poi a produrre proposte politiche che possano aggregare la maggior parte di elettori e questo accadrà, avendo come linea guida del percorso politico il buon senso ed avendo a cuore Faenza.
Non abbiamo stretto accordi perché erano assenti le caratteristiche politiche e programmatiche, naturalmente al 2° turno verificheremo se qualcosa è mutato e sosterremo chi sostiene l’UDC, cioè chi sposa la maggior parte delle nostre proposte affinchè possano poi essere realizzate in corso di legislatura


Il Segretario Comunale
Massimiliano Dapporto

Lista dei candidati LTF-UDC per il Comune di Faenza

Baldini Gian Luigi 08/07/1941 Imprenditore
Baroncini Franco 15/04/1938 Pensionato
Baroni Giovanna 21/08/1953 Dirigente
Bentivoglio Giuseppe 13/11/1959 Impiegato
Benzoni Gianluca 26/04/1975 Impiegato
Cignarale Pascal Massimo 14/06/1983 Promotore Finanziario
Cimatti Gian Luca 29/09/1970 Impiegato
Collini Michele 12/10/1980 Impiegato
Dapporto Massimiliano 03/09/1969 Segretario Comunale UDC
Domenicali Patrizia 05/12/1958 Impiegata di banca
Fabbri Cornelio 17/11/1943 Dirigente
Galeotti Eugenio 24/11/1955 Imprenditore agricolo
Gamberini Daniela 07/10/1972 Apicoltrice
Gambi Andrea 28/04/1972 Operaio
Luccaroni Giacomo 21/05/1961 Imprenditore agricolo
Marchi Luigi 01/01/1948 Pensionato di banca
Mazzoni Stefano 20/04/1973 Ingegnere
Miserocchi Manuela 24/06/1948 Medico
Montefiori Stefano 19/02/1973 Insegnante
Pini Davide 03/04/1981 Ingegnere
Placci Paolo 27/09/1965 Imprenditore agricolo
Ragazzini Luciano 05/08/1953 Tipografo
Scapoli Aldo 28/11/1944 Ingegnere
Sperandini Laura 26/01/1962 Insegnante
Tura Eraldo 12/06/1955 Insegnante
Valmori Claudio 25/01/1980 Presidente La Tua Faenza
Venturini Davide 03/11/1969 Commercialista
Vitali Jacopo 25/08/1975 Ceramista
Zannoni Giampaolo 04/04/1954 Pensionato

venerdì 26 febbraio 2010

IL PD: TUTTI INSIEME PER NON CAMBIARE

Non ci stupisce che il PD non prenda in considerazione i valori del centro politico del paese: non li conosce, li ha sempre combattuti o tentato di usarli per proprio comodo, ma il gioco ora è scoperto. Sappiamo bene qual è il progetto del PD e della sinistra faentina: la prosecuzione di un sistema che la città oramai rifiuta.

Il PD si fa paladino della continuità e della difesa dell’esistente, contrariamente alla straordinaria voglia di cambiamento dei faentini certificata anche dall’esito delle primarie:.

La posizione dell’UDC e dei suoi candidati è invece di una limpidezza ed una coerenza che non ha riscontri.

Chi pensa che l’UDC intenda fare solo una pur legittima testimonianza identitaria di valori, sbaglia di grosso. Noi intendiamo farci carico del malessere di una città in grave crisi, provocato non solo dalla globalizzazione, come vorrebbe far credere qualcuno.

Che l’economia stia cambiando profondamente lo sappiamo da anni, solo il PD non se n’è accorto e nulla ha fatto per creare nuove e più qualificate opportunità di lavoro.

Il degrado del centro storico non è stato provocato dalla globalizzazione, ma da una politica di decentramento dissennata voluta dalle amministrazioni che si sono succedute nell’ultimo decennio.

La sanità e l’assistenza non è stata martoriata dalla globalizzazione, ma dal silenzio assordante degli amministratori di Faenza.

Gli stranieri sono una risorsa per Faenza, ma cosa ha fatto l’amministrazione di segno PD per non ghettizzarli?

Di questione morale non se ne parla? Noi lo faremo perché c’è tanto da dire anche su Faenza.

E’ ora che si parli di politica e di progetti per Faenza, noi ci siamo.

Il Segretario Comunale
Massimiliano Dapporto

Il PD ha messo la freccia a sinistra

Articolo tratto da: La Voce di Romagna