giovedì 7 ottobre 2010

Verso il Partito della Nazione per risolvere il problema del precariato nel mondo del lavoro


LETTERA DEL SEGRETARIO COMUNALE

Cari amici,
come sapete, si è svolto a Cattolica un importante seminario dell’UDC verso il Partito della Nazione intitolato: “Gli stati generali del precariato”, organizzato dall’UDC Regionale ed al quale ho partecipato in rappresentanza del nostro comitato comunale.
Ringraziando taluni di voi che hanno preso parte alla manifestazione ritengo importante porre alla vostra conoscenza il riassunto di quanto emerso dalla manifestazione.
Innanzitutto il perché di tale manifestazione.
Come sapete il nostro partito sta marciando da oltre 2 anni verso un progetto politico nuovo che vada oltre l’UDC e cioè quello della costituzione di un movimento politico che abbia come stella polare quello di affrontare gli argomenti reali del paese per dare poi una soluzione concreta e portare quindi l’Italia fuori dalla crisi che sta vivendo.
Questo percorso politico ha alcuni guard-rail all’interno del quale bisogna marciare e che servono per indicare la strada da seguire: innanzitutto occorre mettere al centro della proposta politica la persona e la famiglia, poi occorre analizzare le situazioni da affrontare con onestà intellettuale, cercare di riunire le idee responsabili ed infine attutire i contrasti.
- Quando parliamo di mettere al centro la persona e la famiglia non bisogna cadere nella retorica, nel senso che l’UDC spesso è stato indicato come il partito della famiglia e basta, ora occorre andare oltre questo concetto e cioè ragionare di proposte che tengano conto delle singole individualità, senza per questo esasperarne la competizione altrimenti poi le persone diventano numeri ed ancora una volta non miglioriamo la società.
- Affrontare le situazioni che si pongono con onestà intellettuale significa mettere da parte l’interesse personale per cercare l’interesse generale, anche qui non bisogna cadere nella facile retorica e trasformare poi, queste parole in fatti.
- Riunire le idee responsabili, invece indica la tipologia di attività che occorre attuare, cioè le attività che tendano a risolvere i problemi piuttosto che limitarsi a denunciarne l’esistenza.
- Attutire i contrasti non è altro che il metodo con cui perseguire tutto ciò. Cioè, continuare nelle posizioni di muro contro muro non porta alla risoluzione di alcunché, solo sedendosi attorno ad un tavolo e confrontandosi fattivamente si può poi raggiungere risultati positivi.
- Mettere in condizione tutte le persone di poter raggiungere un tenore di vita almeno medio, per avere una tranquillità lavorativa che consenta una programmazione della vita, soprattutto familiare, serena.

Proprio per questo motivo, lungo il percorso che porterà al nuovo soggetto politico che ora definiamo per semplicità Partito della Nazione si stanno organizzando in tutta Italia incontri che abbiano al centro della discussione temi di importanza sociale e che debbano poi essere messi nell’agenda dell’azione politica.
A Cattolica si è parlato del precariato lavorativo e quindi più in generale di tutto ciò che ruota attorno al problema del lavoro.
In queste giornate sono intervenuti vari rappresentanti, ospiti della manifestazione come ad esempio, l’On. Matteo Colaninno (PD), l’On. Giuliano Cazzola (PDL), l’imprenditore Roberto Tunioli, l’Avvocato Alessandra Tronconi, il Presidente di CONFAPI Modena, il Professor Giuseppe Pellicani, Ordinario di diritto del lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato inoltre presente anche il Segretario Regionale CISL Giorgio Graziani, e altri ancora, oltre naturalmente ai quadri regionali ed ai parlamentari dell’UDC Emiliano-Romagnola.

E’ emerso come le criticità in questo settore siano molteplici e tutte da affrontare; ecco in sintesi i punti toccati e ciò a cui bisogna tendere:
- Aumentare la capacità di fare utile delle aziende, perché solo così si potrà poi favorire l’assunzione di forza lavoro da parte delle aziende stesse.
- Creare meccanismi perché la maggior parte di utile ottenuto dalle aziende sia poi riversato ai lavoratori o comunque all’interno dell’azienda.
- Creare sistemi per cui, una volta che i lavoratori siano adeguatamente remunerati e stabili nella posizione lavorativa, i lavoratori stessi assicurino all’azienda un importante livello di produttività.
- Intervenire sulla flessibilità del lavoro per consentire che il lavoro precario sia comunque più remunerato del lavoro stabile, che ci siano adeguati ammortizzatori sociali tra un periodo lavorativo ed un altro e che ci sia la concreta possibilità di facile reinserimento nel mondo del lavoro.
- Intervenire sui corsi di formazione professionale, affinché siano effettivamente propedeutici a creare professionalità per posizioni di lavoro reali.

Il vero aspetto positivo della 3 giorni è stato dato dal fatto che si è affrontato un tema spinoso, con contributi di soggetti della società civile e che si è poi concluso i lavori con idee e proposte che dovranno sicuramente essere elaborate, ma che sono il punto di partenza per formulare importanti progetti normativi.

Dal punto di vista strettamente politico è emerso in maniera sempre più marcata quanto si sta affermando da 2 anni: l’UDC ha tracciato il solco ed indicato la strada da percorrere, altri, se lo riterranno opportuno si accoderanno per aderire al progetto di politica responsabile.

Dovremo parlare di cose da fare, di proposte da mettere sul tavolo, insomma avanzare azioni tangibili, senza chiederci con chi poi dovremo allearci; le alleanze sono problemi da affrontare solo in prossimità delle elezioni e devono essere la conseguenza di programmi e percorsi condivisi e non il contrario.

Spero di essere stato esauriente e di non aver tralasciato nulla di importante, sintetizzando in queste poche righe quanto è emerso in 3 giorni di confronto, rimango comunque a disposizione per chiarimenti dubbi, aggiunte od approfondimenti di quanto sopra scritto.

Massimiliano Dapporto
Segretario Comunale di Faenza