giovedì 31 marzo 2011

GIANFRANCO SPADONI CANDIDATO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Sposato con due figli, conduce con la propria famiglia un'impresa ortopedico-sanitaria. Eletto nel 1988 nel consiglio comunale di Ravenna nelle file della DC, ne ha ininterrottamente fatto parte sino ad oggi, Nel 2001 è stato candidato CCD-CDU, federati in un unico soggetto, "il Biancofiore", alla presidenza della Provincia di Ravenna (8.052 voti, pari al 3,31%) e nel 2006 è stato candidato a Sindaco in una coalizione con Lista per Ravenna e Forza Italia (voti 17.690 pari al 21,95%). Spadoni, che ricopre ruoli dirigenziali all'interno dell'UdC, è stato l'ultimo segretario della DC di Ravenna. Diverse le esperienze in campo amministrativo ed associativo: - Ha insegnato per molti anni nella scuola di ortopedia dell'Usl di Bologna,- Ha maturato esperienze amministrative nella Camera di Commercio come componente di Giunta e - Ha fatto parte di Associazioni di Categoria come l'Ascom-Confcommercio sino a ricoprirne incarichi nazionali.Attualmente è Presidente Regionale dei professionisti della tecnica ortopedica e fa parte del Forum Nazionale delle Professioni Sanitarie.

martedì 1 marzo 2011

Approvato O.d.G. dell'UDC all'unanimità in Consiglio Comunale

Nella seduta di Consiglio Comunale di Faenza di Lunedì 28 Febbraio 2011 è stato approvato all'unanimità un o.d.g. presentato a suo tempo dal gruppo La tua Faenza-UDC, sulla moratoria biennale dei pagamenti dei mutui accesi dai Comuni nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti.
Il provvedimento, elaborato dal Dipartimento Economico del gruppo Parlamentare UDC alla Camera dei Deputati, e già accolto da Parlamento e Governo attraverso un o.d.g. della Camera, viene presentato in questi giorni in quasi tutti i Comuni d'Italia dai gruppi consiliari UDC. Il provvedimento riguarda solo i Comuni "virtuosi" in regola con i disposti del Patto di Stabilità ed interessa un movimento economico stimato in 4,4 miliardi di € messi a disposizione per investimenti e per il sociale. Il patto di stabilità, pur essendo un vincolo importante volto a ridurre il deficit pubblico, comincia a mostrare alcuni limiti specialmente per quello che riguarda i Comuni più virtuosi che spesso ad oggi si trovano a non poter pagare i fornitori od a non prevedere investimenti pur avendone disponibilità economica.Un altro aspetto riguarda gli investimenti sul sociale: sempre per i motivi suddetti molti Comuni in Italia sono costretti a chiudere interi plessi scolastici, specie nelle frazioni, pur avendo la possibilità economica di mantenerli attivi.Una questione importante riguarda infine il rilancio dell'economia: sbloccando ingenti risorse per i lavori pubblici, si può ipotizzare una condizione positiva per molte aziende oggi in difficoltà per mancanza di commesse con risvolti importanti per l'intera economia.Per quello che riguarda il Comune di Faenza si può ipotizzare la messa a disposizione di una cifra di circa 1.700.000 € per due anni con la possibilità di realizzare o anticipare nuovi investimenti.Esprimo tutta la mia soddisfazione per l'esito della votazione all'unanimità, con cui il Consiglio Comunale di Faenza ha dimostrato maturità ed interesse per il bene comune al di là delle posizioni politiche, nell'azione volta a far sì che questo provvedimento auspicato da tutti diventi rapidamente legge dello Stato