martedì 2 marzo 2010

COMMERCIO IN CENTRO: LACRIME E DOLORI

Dall’incontro avuto in sala Bigari organizzato da Ascom e Confesercenti emerge un quadro a dir poco desolante del commercio faentino nel centro storico e non solo. Faenza è sempre più condizionata dalla presenza e dall’arrivo di grandi centri commerciali, gli iper, che hanno squilibrato in negativo l’assetto economico della città. Oggi le categorie chiedono alla politica uno sforzo per rimettere in sesto il commercio in centro storico, ma occorre fare dei distinguo. I grandi centri commerciali non sono arrivati per caso: ci sono state le forze politiche della sinistra” tutta insieme” che hanno approvato varianti, ampliamenti a posteriori, facilitazioni e piani provinciali cervellotici pur di dotare Faenza di ben 2 grandi centri commerciali, scrivendo di fatto il testamento biologico, votato all’estinzione, delle attività commerciali in centro storico. E’ nota la “simpatia” delle società di gestione degli iper per la sinistra in generale: molti personaggi politici sono transitati dal PD alle Coop e viceversa, per grandi doti manageriali e politiche o per altro? Oggi con il controllo di gran parte del settore alimentare e l’assalto ad altre tabelle merceologiche si completa il quadro dell’occupazione della città da parte di organizzazioni che porteranno i denari dei faentini non più ad essere reinvestito in città, ma in società magari con conti anche esteri. Non appare credibile il candidato della sinistra Malpezzi nel sostenere il cambiamento ed il recupero del centro storico, quando ha alle spalle e ripropone tutti coloro che ne hanno fatto scempio, e per altro non appare sufficientemente forte la proposta programmatica della destra. Noi de La Tua Faenza –UDC ci siamo impegnati da sempre per evitare lo squilibrio del commercio faentino, i guai li hanno combinati altri ,sordi ai richiami al buon senso ed all’equilibrio,oggi dobbiamo recuperare una condizione in cui la dura legge del mercato provocherà una perdita di fatturato per gli operatori del centro. Per evitare ciò occorre da subito partire con nuovi parcheggi, migliorare il decoro urbano e la pulizia delle vie e dei marciapiedi, recuperare immobili fatiscenti, creare iniziative socio culturali attraenti e favorire il rinnovo dei negozi e dell’arredo urbano. Insieme agli operatori del settore ed alle loro associazioni dobbiamo costruire un percorso concreto fatto di azioni e sostegno per limitare i danni, senza chiacchiere o stucchevoli speculazioni politiche.
Gilberto Bucci
Candidato a Sindaco di Faenza