martedì 8 febbraio 2011

La sanità faentina in Consiglio Comunale

Dopo tre ore abbondanti di dibattito intenso sulla questione dei Servizi Sanitari del distretto faentino sono d'obbligo alcune considerazioni. Abbiamo chiesto al Direttore Generale Carradori, approfittando della sua disponibilità, chiarezza sulla questione delle prospettive dell'area vasta per capire se sarà un'organizzazione di tipo programmatico o solo funzionale.
Il Direttore Carradori in questo caso ha risposto affermando che si faranno tutte le scelte volte al risparmio tentando di non chiudere i servizi. Va sottolineato comunque che nella relazione fornita dal Direttore stesso vengono molto spesso richiamati termini come riorganizzazione rivolta specialmente a Pediatria, detta in soldoni spesso significa che verranno limitati o tagliati alcuni servizi. Su questo punto la preoccupazione del Consiglio Comunale e la nostra si è incentrata molto attentamente, perché in una città come la nostra che si vanta di crescere, non si possono limitare servizi rivolti alla natalità e deve essere presente anche il servizio di Guardia Medica Pediatrica attiva permanentemente. Abbiamo sottolineato alcune criticità riguardo alla questione della sostituzione di primari in procinto di essere collocati a riposo, il Direttore ha detto che verranno sostituiti. Mentre sottolineamo con favore la nomina del nuovo primario di Chirurgia rimane aperta la questione post acuti dopo la chiusura della convenzione con la Casa di Cura Stacchini, servizio che veniva adeguatamente svolto da quella struttura e che oggi non ha risposte sostitutive adeguate; non può essere messo nel conteggio sostitutivo l'allargamento del convenzionamento di ulteriori 5 posti-letto nell'hospice Villa Agnesina, struttura destinata ad altra funzione.Sull'hospice Villa Agnesina si è incentrato il dibattito con la richiesta di sostegno economico a quell'iniziativa. Noi la consideriamo importante, ma non essenziale nel quadro della programmazione sanitaria della nostra città. Avevamo strutture come Villa Stacchini adeguatamente predisposte a quella funzione omnicomprensiva, dalla riabilitazione alla lungodegenza, ci è stata sottratta a mio avviso immotivatamente.Siamo più preoccupati di dare conto a chi deve essere efficacemente curato per questioni relative a cardiopatie gravi che non trovano risposte nell'ospedale faentino e che deve per forza essere trasportato a Ravenna con rischi evidenti per la salute, essendo in questi casi determinante il tempo intercorso fra l'evento e la cura. Siamo preoccupati di mantenere nella nostra città servizi dignitosi che diano risposte consone alle esigenze del territorio.Siamo un sito spoke, ci chiediamo a quanta distanza ci sarà un sito hub, ove le cure più avanzate possono essere a disposizione anche dei cittadini di questo distretto.Su questi temi attendiamo ancora risposte, crediamo i risparmi siano giusti e doverosi, ma debbano ma debbano interessare esclusivamente l'organizzazione e non i servizi ai cittadini: il nostro territorio ha già dato abbondantemente. Da segnalare in chiusura la dicotomia evidente fra i gruppi di maggioranza, divisi fra critiche feroci e lodi un tantino esagerate.Il tentativo del capogruppo PD di rimettere insieme i cocci di una linea comune alla maggioranza è andato fallito. Su questo tema della sanità la maggioranza di sinistra a Faenza si è palesemente spaccata, sotto pressione anche di un comunicato critico distribuito in sala dagli esponenti di "Laboratorio Faenza". Noi continueremo, anche in una condizione di confusione politica come si è verificata ieri sera, a sostenere con forza gli interessi del territorio ed a monitorare con attenzione l'attuazione delle promesse di rinnovamento e di investimento che sono state fatte nel corso dell'incontro.Ci prendiamo questo impegno di fronte ai cittadini come abbiamo fatto da sempre, perché non può essere un momento estemporaneo, ma continuativo nell'attenzione e nel monitoraggio delle situazioni.