Amici,
siamo arrivati a celebrare la stagione congressuale in un momento che per il nostro partito non può che essere positivo, parlo della situazione politica a livello nazionale.
Il vero principale responsabile della formazione di questo governo non può che essere considerato l’UDC, UDC che da quando si è sottratta al bipolarismo, uscendo dagli schieramenti contrapposti, ha cominciato a lavorare per dare una svolta al nostro paese.
Non possiamo ancora affermare che questa sia una svolta definitiva, ma ciò che possiamo affermare è che le azioni, le proposte e le idee messe in campo in 3 mesi da questo governo sono nettamente superiori sia in qualità che in quantità, a quanto fatto dal precedente governo in 3 anni e mezzo, senza parlare poi del governo 2006, che non è riuscito a durare nemmeno 2 anni.
Il vero cambiamento che questo governo ha messo sul tavolo è molto più grande di quello che per adesso sembra, noi siamo concentrati sulla manovra finanziaria, sulle proposte per lo sviluppo, liberalizzazioni e via dicendo, ma non so se molti se ne siano accorti, si è passati tutto d’un fiato da governi dove si impiegava tempo a comunicare ciò che si sarebbe fatto, senza poi farlo, ad un governo che agisce. (chi faceva messaggi pubblicitari pro o contro il governo, chi si rammaricava di non essere riuscito a comunicare correttamente ciò che aveva fatto, ma pochi si ponevano il problema si mettere in campo proposte innovative e che potessero modificare realmente lo stato delle cose).
Ora, come in un viaggio nel tempo ci si trova improvvisamente in un’altra dimensione, non si discute più di come e quando esporre una proposta, ma dei contenuti della proposta.
Bene, credo fermamente che il successo di questo governo sia assai importante, perché è il termometro che misura e descrive lo stato della nostra società, una società che vuole un governo responsabile è una società responsabile, una società che vuole un governo di “fenomenisti” è una società di “fenomenisti”,
Noi abbiamo sempre sostenuto, probabilmente perché siamo così, di essere un movimento che approva e sostiene un’azione politica derivante dal confronto e dall’analisi responsabile, ben consapevole che non è possibile mandare l’acqua su per i monti, ma che nello stesso tempo bisogna impegnarsi giornalmente per modificare lo stato delle cose. Ora più che mai dobbiamo fare così.
Non so dire se questo governo durerà e raggiungerà gli scopi che si è preposto, ma spero fortemente che ciò avvenga e che questo porti un paese, sicuramente ridisegnato in molti aspetti, e più responsabile.
Non so dire se quello che sta succedendo si trasformerà in consenso elettorale, ma noi lavoreremo per questo.
E’ finito il tempo dell’arroganza o di chi vuole risultati senza impegno, le rendite di posizione debbono essere finite, in ogni loro declinazione.
A livello locale questo congresso sancirà la formazione di un nuovo soggetto: “il comprensorio”, la nostra provincia sarà divisa in 3 comprensori, ogni grande comune diverrà un comprensorio; non è un cambiamento da poco, la nostra società ci chiede di unire esigenze simili per comuni limitrofi, ecco il nostro partito risponde.
Sapete quanto sia favorevole per questa organizzazione del partito e la cosa che più mi gratifica è che ho trovato piena condivisione nei soci con cui ho trattato questo argomento.
Abbiamo raccolto l’appello nazionale in cui ci veniva detto che bisogna cercare di accorpare l’amministrazione di più comuni e noi ci siamo mossi in questa direzione, ma attenzione, il comprensorio, come organo di partito avrà ragione di esistere solo se sarà lasciato lavorare e responsabilizzato, con l’autonomia necessaria.
Come pure saranno responsabilizzati coloro che oggi eleggeremo nel Comitato Provinciale, coloro che eleggeremo quali delegati nei vari congressi e negli incarichi nei vari Comitati o Amministrazioni, tutti dovranno svolgere il loro incarico con pieno rispetto dl partito, ma soprattutto di chi li ha eletti, facendo da cinghia di trasmissione tra gli organi dirigenti e la base.
Sul piano più strettamente politico, anche e soprattutto a livello locale, credo che non dobbiamo fare altro che proseguire e dare continuità all’azione svolta fino ad oggi, per dare un messaggio a tutti coloro che si identificano nel nostro modo di agire. Non ci possiamo più permettere di avere amministrazioni pseudo-totalitarie, dove l’arroganza, la finta democrazia e le scelte imposte la facciano da padrone, non ci possiamo più permettere di avere opposizioni vuote di contenuti e piene solo di contrapposizioni fini a se stesse che non producono proposte alternative.
Dobbiamo essere pronti a confrontarci con chi realmente si dimostra disponibile, perdonatemi un paragone poco rispettoso nei confronti dei nostri padri. Dopo il ventennio fascista, in cui trionfava la forza fisica e morale e l’apparenza fine a se stessa, si è costruito un paese avanzato grazie alla capacità di dialogo e costruzione di una DC che si è fatta guida in questo percorso. Oggi noi dobbiamo ricostruire il paese, contribuendo anche a livello locale proponendo lo stesso metodo operativo.
Solo se saremo coerenti nelle parole, ma soprattutto nei fatti su questi principi avremo le meritate soddisfazioni.
siamo arrivati a celebrare la stagione congressuale in un momento che per il nostro partito non può che essere positivo, parlo della situazione politica a livello nazionale.
Il vero principale responsabile della formazione di questo governo non può che essere considerato l’UDC, UDC che da quando si è sottratta al bipolarismo, uscendo dagli schieramenti contrapposti, ha cominciato a lavorare per dare una svolta al nostro paese.
Non possiamo ancora affermare che questa sia una svolta definitiva, ma ciò che possiamo affermare è che le azioni, le proposte e le idee messe in campo in 3 mesi da questo governo sono nettamente superiori sia in qualità che in quantità, a quanto fatto dal precedente governo in 3 anni e mezzo, senza parlare poi del governo 2006, che non è riuscito a durare nemmeno 2 anni.
Il vero cambiamento che questo governo ha messo sul tavolo è molto più grande di quello che per adesso sembra, noi siamo concentrati sulla manovra finanziaria, sulle proposte per lo sviluppo, liberalizzazioni e via dicendo, ma non so se molti se ne siano accorti, si è passati tutto d’un fiato da governi dove si impiegava tempo a comunicare ciò che si sarebbe fatto, senza poi farlo, ad un governo che agisce. (chi faceva messaggi pubblicitari pro o contro il governo, chi si rammaricava di non essere riuscito a comunicare correttamente ciò che aveva fatto, ma pochi si ponevano il problema si mettere in campo proposte innovative e che potessero modificare realmente lo stato delle cose).
Ora, come in un viaggio nel tempo ci si trova improvvisamente in un’altra dimensione, non si discute più di come e quando esporre una proposta, ma dei contenuti della proposta.
Bene, credo fermamente che il successo di questo governo sia assai importante, perché è il termometro che misura e descrive lo stato della nostra società, una società che vuole un governo responsabile è una società responsabile, una società che vuole un governo di “fenomenisti” è una società di “fenomenisti”,
Noi abbiamo sempre sostenuto, probabilmente perché siamo così, di essere un movimento che approva e sostiene un’azione politica derivante dal confronto e dall’analisi responsabile, ben consapevole che non è possibile mandare l’acqua su per i monti, ma che nello stesso tempo bisogna impegnarsi giornalmente per modificare lo stato delle cose. Ora più che mai dobbiamo fare così.
Non so dire se questo governo durerà e raggiungerà gli scopi che si è preposto, ma spero fortemente che ciò avvenga e che questo porti un paese, sicuramente ridisegnato in molti aspetti, e più responsabile.
Non so dire se quello che sta succedendo si trasformerà in consenso elettorale, ma noi lavoreremo per questo.
E’ finito il tempo dell’arroganza o di chi vuole risultati senza impegno, le rendite di posizione debbono essere finite, in ogni loro declinazione.
A livello locale questo congresso sancirà la formazione di un nuovo soggetto: “il comprensorio”, la nostra provincia sarà divisa in 3 comprensori, ogni grande comune diverrà un comprensorio; non è un cambiamento da poco, la nostra società ci chiede di unire esigenze simili per comuni limitrofi, ecco il nostro partito risponde.
Sapete quanto sia favorevole per questa organizzazione del partito e la cosa che più mi gratifica è che ho trovato piena condivisione nei soci con cui ho trattato questo argomento.
Abbiamo raccolto l’appello nazionale in cui ci veniva detto che bisogna cercare di accorpare l’amministrazione di più comuni e noi ci siamo mossi in questa direzione, ma attenzione, il comprensorio, come organo di partito avrà ragione di esistere solo se sarà lasciato lavorare e responsabilizzato, con l’autonomia necessaria.
Come pure saranno responsabilizzati coloro che oggi eleggeremo nel Comitato Provinciale, coloro che eleggeremo quali delegati nei vari congressi e negli incarichi nei vari Comitati o Amministrazioni, tutti dovranno svolgere il loro incarico con pieno rispetto dl partito, ma soprattutto di chi li ha eletti, facendo da cinghia di trasmissione tra gli organi dirigenti e la base.
Sul piano più strettamente politico, anche e soprattutto a livello locale, credo che non dobbiamo fare altro che proseguire e dare continuità all’azione svolta fino ad oggi, per dare un messaggio a tutti coloro che si identificano nel nostro modo di agire. Non ci possiamo più permettere di avere amministrazioni pseudo-totalitarie, dove l’arroganza, la finta democrazia e le scelte imposte la facciano da padrone, non ci possiamo più permettere di avere opposizioni vuote di contenuti e piene solo di contrapposizioni fini a se stesse che non producono proposte alternative.
Dobbiamo essere pronti a confrontarci con chi realmente si dimostra disponibile, perdonatemi un paragone poco rispettoso nei confronti dei nostri padri. Dopo il ventennio fascista, in cui trionfava la forza fisica e morale e l’apparenza fine a se stessa, si è costruito un paese avanzato grazie alla capacità di dialogo e costruzione di una DC che si è fatta guida in questo percorso. Oggi noi dobbiamo ricostruire il paese, contribuendo anche a livello locale proponendo lo stesso metodo operativo.
Solo se saremo coerenti nelle parole, ma soprattutto nei fatti su questi principi avremo le meritate soddisfazioni.
Massimiliano Dapporto