Rappresentanza dell’UDC Faentina al corteo di Sabato 16 Gennaio, organizzato dei lavoratori e dalla lavoratrici, occupate presso lo stabilimento Omsa a Faenza
Quello che sta succedendo alle lavoratrici ed ai lavoratori dello stabilimento Omsa di Faenza è assai preoccupante ed è una situazione giunta ormai a livelli di guardia.
Oltre 320 lavoratori di cui la stragrande parte donne sono già in cassa integrazione, da 1 anno ormai, ed il 14 marzo potremmo arrivare al de profundis, con la chiusura dello stabilimento di Faenza.
Non è certo da oggi che se parla, e si sarebbe potuto fare molto di più in passato, ma lo stesso, oggi occorre contrastare la decisione della proprietà di delocalizzare uno stabilimento che comunque produce fatturati importanti per l’azienda.
In un momento di congiuntura economica assai negativa la chiusura dello stabilimento amplificherebbe tale situazione creando una diffusa difficoltà economica coinvolgendo oltre 320 famiglie faentine provocando così malessere economico che si ripercuoterebbe ampiamente anche a livello sociale, occorre oggi che la città di Faenza sia unita tutta, per contrastare tale avvenimento.
L’UDC faentina è al fianco dei lavoratori interessati e vuole esprimere loro solidarietà oltre a mettere in campo azioni pratiche affinché, non solo a livello locale, ci si sensibilizzi a questo problema e si possa giungere ad una soluzione che possa essere interessante per le famiglie faentine coinvolte.
Quello che sta succedendo alle lavoratrici ed ai lavoratori dello stabilimento Omsa di Faenza è assai preoccupante ed è una situazione giunta ormai a livelli di guardia.
Oltre 320 lavoratori di cui la stragrande parte donne sono già in cassa integrazione, da 1 anno ormai, ed il 14 marzo potremmo arrivare al de profundis, con la chiusura dello stabilimento di Faenza.
Non è certo da oggi che se parla, e si sarebbe potuto fare molto di più in passato, ma lo stesso, oggi occorre contrastare la decisione della proprietà di delocalizzare uno stabilimento che comunque produce fatturati importanti per l’azienda.
In un momento di congiuntura economica assai negativa la chiusura dello stabilimento amplificherebbe tale situazione creando una diffusa difficoltà economica coinvolgendo oltre 320 famiglie faentine provocando così malessere economico che si ripercuoterebbe ampiamente anche a livello sociale, occorre oggi che la città di Faenza sia unita tutta, per contrastare tale avvenimento.
L’UDC faentina è al fianco dei lavoratori interessati e vuole esprimere loro solidarietà oltre a mettere in campo azioni pratiche affinché, non solo a livello locale, ci si sensibilizzi a questo problema e si possa giungere ad una soluzione che possa essere interessante per le famiglie faentine coinvolte.
Il Segretario Comunale di Faenza
Massimiliano Dapporto