giovedì 10 novembre 2011

Organismi consultivi di quartiere: meccanismo sbagliato.

Si stanno insediando a Faenza i primi organismi consultivi di quartiere, eletti a seguito delle consultazioni svolte nella giornata di Domenica 23 Ottobre 2011. Pur approvando l’dea di istituire dei “veri” organi consultivi per i quartieri faentini, ritenendoli fucina di idee e di proposta per le varie aree della città, siamo stati contrari alla stesura definitiva dei regolamenti di funzionamento e di elezione dei rappresentanti, infatti, nessuna delle proposte dai noi presentate è stata accolta.
Il coinvolgimento dei cittadini per partecipare alle discussioni di quartiere, sbandierato con soddisfazione dall’amministrazione, la quale pubblicava fiera, il regolamento per il funzionamento di questi organismi, si è materializzato in un’affluenza di circa il 4% degli aventi diritto, tradotto: solo 4 persone su 100 sono state interessate a esprimere un’opinione.
Tutto questo è la prova lampante di come in seguito a regolamenti e metodologie sbagliate si sia ridotto la consultazione per eleggere i rappresentanti ad un appuntamento svuotato di ogni significato, per non dire altro.
Nel Quartiere Centro-Nord era presente l’unica lista in rappresentanza di un comitato realmente locale, parliamo del Comitato Nuovo Quartiere S. Rocco, ed ha ottenuto il risultato lusinghiero di circa il 30%, insediando 3 rappresentanti su 9; dimostrando che c’è bisogno di questi organismi e che devono avere una valenza territoriale, incentivando la reale partecipazione dei cittadini.
Ora però, c’è da chiedersi: Quale valore può avere, complessivamente, il parere espresso da organi eletti dal 4% dei cittadini aventi diritto?
Ed ancora: Cosa vorrà fare l’amministrazione per modificare un regolamento che si è dimostrato inefficace?
Noi siamo pronti al confronto, riproponendo quanto già avevamo evidenziato, in sede di contributo alla redazione del regolamento degli organi consultivi di quartiere.
Ad esempio noi chiedevamo:
- per una reale rappresentatività delle esigenze relative al quartiere, proporre una lista unica senza alcun simbolo, comprendente tutti i candidati;
- ogni candidato deve avere almeno 30 firme come alla presentazione della propria candidatura;
- favorire la partecipazione svolgendo le consultazioni elettorali il più possibile in prossimità temporale di altre elezioni o referendum;
- istituire un quorum minimo di partecipazione (20%) al di sotto del quale la consultazione per quel quartiere non viene ritenuta valida;
- elettorato passivo composto da tutti gli elettori delle elezioni comunali, oltre ai cittadini stranieri residenti nel comune da almeno 3 anni, muniti di permesso di soggiorno di lungo periodo.
Oltretutto occorre dare più forza agli organismi consultivi di quartiere, imponendo l’obbligo alla richiesta del parere dell’organismo, per la regolamentazione in materia di urbanistica, di viabilità e del territorio, quando le delibere hanno per oggetto argomenti relativi ad un determinato quartiere.
Tra l’altro, è bene sottolineare che, tali proposte erano condivise dalla maggioranza dei partecipanti al “Comitato di studio e proposte per la regolamentazione del nuovo decentramento”, comitato istituito dall’amministrazione comunale e composto da consiglieri di quartiere della scorsa legislatura, persone, quindi ben conoscitori del funzionamento e del ruolo dei quartieri.
Peccato poi, che l’amministrazione non abbia recepito quasi nulla delle proposte avanzate dal comitato di studio.
Forse, per taluna formazione politica, il reale scopo degli organismi consultivi di quartiere non è favorire la partecipazione dei cittadini, quanto forse la formazione di organismi assoggetti all’amministrazione comunale, utilizzandoli come fasullo mezzo di concertazione per scopi propagandistici o di appoggio a progetti calati dall’alto.
Se non si modificherà il regolamento è stato provato che tali organismi sono inutili e gli eletti, tranne rari casi, rappresentano solo se stessi.


Il Coordinatore Comunale UDC di Faenza

Massimiliano Dapporto




Il Presidente de "la Tua Faenza "

Claudio Valmori