Stimola una forte riflessione l’articolo pubblicato su “Il Resto del Carlino” di oggi in cui il Sindaco Casadio fa una disamina degli anni del suo mandato attribuendo al centro-sinistra una crescita straordinaria della città.
In questi anni ho apprezzato lo stile e l’abilità nel gestire le situazioni del Sindaco Casadio. Ciò non toglie però che la critica politica al suo operato possa essere pesante.
Sicuramente in questi anni abbiamo assistito ad un boom edilizio senza pari che ha provocato un forte impiego di capitali ed un’espansione della città non del tutto auspicabile.
Faenza è aumentata come abitanti, ma non sono aumentate le occasioni di lavoro, mentre, nell’indifferenza generale dell’Amministrazione, venivano ridimensionati i servizi sanitari.
Faenza ha avuto un boom di nuove attività commerciali: con l’iper e l’outlet avremo un polo commerciale significativo a livello regionale, ma tutto ciò ha un prezzo pesante che tutta la città si appresta a pagare.
Faenza è vissuta in un ambito di sostanziale tenuta alle crisi ricorrenti grazie al sostanziale equilibrio fra le varie attività presenti in città (artigianato, industria, agricoltura, commercio), in grado di compensare tra loro le crisi.
Purtroppo, a causa di uno sviluppo non governato da raziocinio, ma esclusivamente da volontà esterne, la città ha perso questo equilibrio e la crisi oggi può più facilmente colpire il nostro tessuto economico e sociale.
Penso alle numerose attività commerciali del centro in difficoltà dopo la creazione dell’ipercoop con la polarizzazione degli investimenti in quell’area con l’evidente drenaggio di risorse economiche che non vengono più reinvestite in città, ma portate altrove nelle società che gestiscono i ricavi delle attività commerciali legate agli iper.
Faenza si appresta quindi, al di là delle Amministrazioni che la governeranno, a vivere un periodo difficile per la crisi generale aggravata dalla crisi specifica di alcuni settori come quello agricolo, su cui da tempo non vi sono interventi di ordine pubblico a differenza di altri settori.
Il mio impegno nella prossima Amministrazione, oltre a rilanciare i lavori pubblici, dovrà essere quello di ristabilire un equilibrio importante, fondamentale per la crescita sociale della città tra attività economiche, lavoro, attività commerciali, riscoprendo quella capacità di mediazione fra i vari interessi propria della funzione della politica, purtroppo dimenticata per promuovere uno sviluppo poco equilibrato, che non ha prodotto il bene della città e sicuramente poca prospettiva economica per il futuro dei faentini.
Gilberto Bucci
Capogruppo Consiliare “La Tua Faenza-UDC”
Candidato a Sindaco
In questi anni ho apprezzato lo stile e l’abilità nel gestire le situazioni del Sindaco Casadio. Ciò non toglie però che la critica politica al suo operato possa essere pesante.
Sicuramente in questi anni abbiamo assistito ad un boom edilizio senza pari che ha provocato un forte impiego di capitali ed un’espansione della città non del tutto auspicabile.
Faenza è aumentata come abitanti, ma non sono aumentate le occasioni di lavoro, mentre, nell’indifferenza generale dell’Amministrazione, venivano ridimensionati i servizi sanitari.
Faenza ha avuto un boom di nuove attività commerciali: con l’iper e l’outlet avremo un polo commerciale significativo a livello regionale, ma tutto ciò ha un prezzo pesante che tutta la città si appresta a pagare.
Faenza è vissuta in un ambito di sostanziale tenuta alle crisi ricorrenti grazie al sostanziale equilibrio fra le varie attività presenti in città (artigianato, industria, agricoltura, commercio), in grado di compensare tra loro le crisi.
Purtroppo, a causa di uno sviluppo non governato da raziocinio, ma esclusivamente da volontà esterne, la città ha perso questo equilibrio e la crisi oggi può più facilmente colpire il nostro tessuto economico e sociale.
Penso alle numerose attività commerciali del centro in difficoltà dopo la creazione dell’ipercoop con la polarizzazione degli investimenti in quell’area con l’evidente drenaggio di risorse economiche che non vengono più reinvestite in città, ma portate altrove nelle società che gestiscono i ricavi delle attività commerciali legate agli iper.
Faenza si appresta quindi, al di là delle Amministrazioni che la governeranno, a vivere un periodo difficile per la crisi generale aggravata dalla crisi specifica di alcuni settori come quello agricolo, su cui da tempo non vi sono interventi di ordine pubblico a differenza di altri settori.
Il mio impegno nella prossima Amministrazione, oltre a rilanciare i lavori pubblici, dovrà essere quello di ristabilire un equilibrio importante, fondamentale per la crescita sociale della città tra attività economiche, lavoro, attività commerciali, riscoprendo quella capacità di mediazione fra i vari interessi propria della funzione della politica, purtroppo dimenticata per promuovere uno sviluppo poco equilibrato, che non ha prodotto il bene della città e sicuramente poca prospettiva economica per il futuro dei faentini.
Gilberto Bucci
Capogruppo Consiliare “La Tua Faenza-UDC”
Candidato a Sindaco